Bettino Calcaterra: “Un anno di Paradiso e poi 10 anni d’Inferno? Firmo subito”

 

La notte del Santiago Bernabeu secondo il ricordo di Bettino Calcaterra. Il presidente dell’Inter Club Ganassa di Castellanza, noto opinionista televisivo, proprio la notte della finale di Champions vinta a Madrid decise di fondare insieme a 4 amici il club.

Proprio quella notte fu fondato il vostro Inter Club a Castellanza…

Quest’anno è il decimo anno dalla fondazione. Eravamo andati Spagna in una decina e in cinque decidemmo la notte del 22 maggio di creare l’Inter Club Ganassa.

Da quel momento vittorie ridotte al lumicino: non è che abbiate portato molta fortuna eh?

Ci metterei la firma a ripetere un anno del genere anche a fronte di dieci anni senza vittorie. Dieci anni d’Inferno dopo un anno di Paradiso sono accettabili.

Di quella notte cosa ricorda?

È stato tutto bello. Da veri Ganassa eravamo partiti di giovedì. Abbiamo visitato per bene Madrid, una città meravigliosa. Pagai il biglietto un occhio della testa: ci pensai mille volte prima di acquistarlo, ma poi decisi di comprarlo perché ne sarebbe sicuramente valsa la pena. E così è stato.

A Madrid eravate sicurissimi di vincere?

Dopo Inter-Barcellona, la finale anticipata, non avevamo dubbi sull’esito di quella finale.  Sapevamo che quello sarebbe stato il nostro anno. Facemmo tanta fatica nel girone, col Chelsea poi ci andò bene sotto ogni punto di vista, il CSKA ai quarti e la vittoria in dieci col Barcellona: a quel punto, dopo tutte quelle difficoltà, il Bayern non poteva che essere una formalità.

L’immagine più chiara nella sua mente nella notte di Madrid?

Lo stadio era equamente suddiviso tra le due tifiserie. Ricordo un’atmosfera incredibile. Le personalità nerazzurre più di spicco erano presenti. Si sentiva l’aria della grande festa. L’immagine che ho è quella di quando l’arbitro fischia la fine e sai che in quel momento sei diventato a distanza di pochi giorni campione d’Italia e d’Europa. Conquistammo un traguardo storico. Per noi tifosi dell’Inter non c’era una grande confidenza con la Champions. Ci siamo ritrovati in un palcoscenico più grande di noi e poi averla vinta fu davvero fantastico.

Quale giocatore simboleggia meglio quella Champions?

Era stata tutta la spina dorsale fondamentale, non un solo un giocatore. Da Julio Cesar, Maicon, Sneijder, Milito e lo Special One, Mourinho.

Non è strano festeggiare ancora oggi una cosa accaduta dieci anni fa?

Non è strano. Come dice Mourinho: il triplete, quando dopo dieci anni, tutti ricordano tutto,  è perché è stata una cosa troppo profonda ed emozionante, andata oltre a quello che è il calcio.

L’ Inter Club Ganassa quando tornerà a festeggiare le vittorie dell’Inter?

Speriamo presto. L’obiettivo è tornare in giro in Europa divertendoci. Con il nostro gruppo sarebbe bello ritornare a vivere le serate della stagione 2009-2010.

Bettino Calcaterra INTER-MALPENSA24