Samarate, boom di cani scomparsi nella notte di San Silvestro

SAMARATE – Fuochi d’artificio sì, fuochi no: tra i due pareri, il dato che si raccoglie è quello relativo ai tanti animali fuggiti nella notte di Capodanno per colpa dei botti. Oltre 500 tra cani a gatti nelle province di Milano e Varese come dichiarato dall’associazione animalista Aida&A a Agi. E tanti sono quelli di cui si chiedono informazioni sulla Bacheca civica di Samarate che ha raccolto le voci di entrambe le parti.

Ordinanze inutili?

Mai come quest’anno, probabilmente, è stato argomento di discussione nei vari Comuni, fra cittadini e amministrazioni, quello relativo ai botti di Capodanno. Tra i sindaci che hanno deciso di non emanare «ordinanze di divieto inutili, perché impossibili da far rispettare» e chi ha provato fino all’ultimo a fare sensibilizzazione contro i tanto diffusi fuochi artificiali, per due motivi principali: la sicurezza delle persone e quella degli animali. Veri protagonisti del dibattito nei gruppi social cittadini, che si sono trasformate in questi giorni, purtroppo, in luogo dove condividere o richiedere informazioni circa i tanti quattro zampe fuggiti nella notte di Capodanno, perché spaventati dai botti. A Samarate, la frequentatissima “piazza” social della Bacheca civica ha raccolto gli annunci di cani smarriti e (in qualche caso) ritrovati. Insieme alle opinioni di chi proprio non ci sta a far soffrire così gli animali. E le voci di chi invece alla tradizione dei botti non vuole rinunciare: tanti se la prendono direttamente con chi in questi giorni ha preso le difese degli animali, probabilmente perché padrone di un cane o gatto. Affermando che «ci sono da sempre i fuochi d’artificio, sono una tradizione. Non muore mica il cane per un’ora di botti». In passato, qualcuno spiega, «avevamo tutti il cane. Ma non ci facevamo mancare le battaglie con i razzetti».

«Chi ama gli animali odia i botti»

Ma sono moltissime le testimonianze di padroni che hanno passato la loro notte di Capodanno a tranquillizzare i propri animali, sia piccoli («Il mio cucciolo di 9 mesi, nonostante porte chiuse e doppi vetri, non riusciva a calmarsi») che più grandi: «Ho un cane da 7 anni, ma ogni volta che sente un botto il cuore sembra uscirgli dal petto». Chi ama gli animali odia i botti, questa è la conclusione di molti, e per chi ne possiede uno, la notte passa nel tentativo di tranquillizzare i quattro zampe. Questo quando non fuggono perché spaventati. Sono moltissime le fotografie di animali smarriti condivise (sulla Bacheca civica di Samarate ma anche nei gruppi dei Comuni limitrofi) da chi ha visto il proprio animale fuggire o da parte di chi, magari al mattino del 1 gennaio, ne ha trovato uno vagare in giro senza meta. Molti, fortunatamente, ritrovati, ma chissà quanti ancora lontani da casa. «Una conseguenza dei botti del 31?» ci si chiede. Ancora, chi pensa si sia fatto tanto rumore per nulla scrive: «Colpa dei padroni. Perché non chiudono le porte così stanno al sicuro?». Con le risposte di chi, con pazienza, spiega: «Riescono persino a scavalcare i cancelli dalla paura. Chi parla non ha mai visto un cane terrorizzato». E si conclude: «Per augurare buon anno basterebbe un brindisi».

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