Un aiuto per la politica. Dal santo dell’impossibile

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Tommaso Moro, il santo patrono dell'impossibile

di Gian Franco Bottini

Mentre a fine anno volava per l’etere la miriade degli usuali auguri ed auspici ci è parso il momento di pensare a qualcosa di diverso, che andasse al di la degli scontati “felicità”, “salute” e “benessere” e che, se ottenuto, si rivelasse un reale vantaggio per la pesantezza di questi giorni. Si trattava di trovare il santo “giusto” a cui rivolgersi ma decidemmo di rinviarne la ricerca a dopo aver messo a punto la nostra richiesta.

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Gian Franco Bottini

Abbiamo davanti una situazione sanitaria instabile e preoccupante nei suoi sviluppi, tanto che persino la teutonica valchiria Merkel si è lasciata scappare una sincera lacrima, più di spavento che di commozione. Abbiamo dietro una situazione economica da brividi anche se davanti avremmo una occasione irripetibile per cambiare la faccia di questo Paese. C’é toccato un Governo, che è quello che è, ma che comunque, alla resa dei conti e osservando le situazioni degli altri “grandi”(America, Germania, Inghilterra, Francia) sta gestendo sufficientemente una inattesa pandemia, unitamente all’impegno, probabilmente troppo grande per lui da solo, di programmare un miliardario sviluppo del Paese, nei prossimi 30 anni.

Orbene, di fronte a questa impervia montagna di problemi e ad un umore nazionale che si va lentamente ammosciando sotto l’affanno di una vita “in maschera” , delle bordate causate dai problemi economici e dai lockdown ripetuti, alternati, differenziati, colorati e quant’altro il futuro ci riserverà, la nostra classe politica pare avere l’occhio più attento ai sondaggi elettorali che non alle molte difficoltà. Affiancata puntigliosamente dalle varie trasmissioni di bandiera che hanno oramai preso il posto dei giornali di partito , morti per la politica ma ancora “arzillamente” vivi nell’incassare i contributi. . Nel Governo, Pd e Cinquestelle si spintonano come se fossero in fila per ritirare la pensione e Renzi , come Pierino la peste, butta in classe qualche fialetta puzzolente per far capire che c’è.

Nella minoranza, Berlusconi, quando costretto, tenta di continuare a recitare la parte del “padre nobile”, con le malferme gambe (in senso metaforico si intende!) una a destra e una a sinistra perchè “non si sa mai nella vita”; la Meloni minaccia ma non spara; Salvini spara ma a salve. Una situazione nella quale un osservatore esterno potrebbe facilmente concludere che si ha voglia di andare a votare!

Ma non è così; e per diverse ragioni. No, per i Cinquestelle consci che più della metà di loro prenderebbe la strada di casa senza ritorno; no per Renzi che sa che se non c’è più lui ci saranno i “Responsabili” ; no, per il PD che si è “imbucato” nel Governo attuale e sa che difficilmente ci potrebbe ritornare; no, per F.I. che sa che andrebbe a recitare l’inusuale parte del “parente povero”; no, per Salvini e la Meloni che, al di la dei prevedibili buoni risultati elettorali, non vogliono restare con il cerino in mano e con l’ Europa che ha la borsa e che li vede come il fumo negli occhi. No, anche perché, ci auguriamo, qualcuno di buon senso (Mattarella?) ha fatto loro capire che in questo difficile momento economico e sanitario metter il Paese, per almeno 5 mesi, in una situazione di stallo e di bagarre elettorale sarebbe un delitto da capestro.

Risulta così inevitabile che il nostro più grande auspicio per il 2021 debba essere quello che tutto il mondo politico si mettesse il cuore in pace, facendo suo quel buonsenso da “ buon padre di famiglia” (e anche di qualche madre!) al quale persino i più esagitati nostri politici fanno spesso un ipocrita riferimento durante i loro falsi sproloqui.

Detto questo resta il problema di individuare il santo a cui rivolgerci e per non sbagliare ci siam messi nelle mani di uno “specialista” che, con nostra perplessità, ci ha perentoriamente indicato, come il più adatto alla difficile bisogna, san Tommaso Moro, considerato si il ”Patrono dell’ impossibile” ma altresì autore di un notissimo libro: “Utopia”. Mah! La nostra fiducia nel “santo” è grande , ma le nostre perplessità pure e ci suggeriscono , per non saper ne leggere ne scrivere, di aggiungerci anche noi al coro di auguri fatti di tanta felicità, salute e benessere. Male non può fare!

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