Maldive, l’isola deserta è diventata cool

bruno maldive isola

Quando l’isola deserta – sì intesa proprio come un luogo dove non vi abiti nessuno – diventa cool, alla moda, magica e fantastica. E’ questa una delle ultime tendenze turistiche nel mondo: un fenomeno che si sta facendo strada in particolare alle Maldive, una delle principali mete degli italiani. La richiesta di isole disabitate, cioè di lingue di sabbia con la classica palma in mezzo dove trascorrere vacanze esclusive e molto economiche.

Prima però bisogna fare una breve analisi. Il turismo nel mondo è in costante crescita. Nel 2017 – secondo la Wto (la World tourism organization) ha registrato un incremento del 6,8% e nel 2018 un ulteriore + 5%. Ma stanno cambiando le abitudini e le preferenze dei turisti che girano il globo. Ormai quasi un italiano su due preferisce vacanze green – secondo uno studio promosso dall’Espresso Communication – cioè strutture eco-friendly e un numero sempre crescente di viaggiatori abbraccia l’ecoturismo. E questo per due ragioni: l’aspetto economico, perché ha prezzi inferiori rispetto ai classici resort e agli hotel, e ovviamente per l’aspetto ecologico, visto che porta nella natura, in luoghi autentici, fra le popolazioni locali, e spesso sostiene – grazie ai turisti – progetti di tutela ambientale e di promozione sociale.

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In questo contesto il Ministero del Turismo maldiviano ha rilevato nel 2018 un incremento di turisti del 10,5% rispetto al 2017 e una forte crescita di flussi verso le guesthouse, cioè le piccole strutture gestite dalla popolazione locale, su isole abitate dai maldiviani. E appunto un sempre maggiore interesse per una vacanza solitaria cosa difficile in sé ma che è possibile nell’arcipelago del Paese tropicale nell’Oceano Indiano composto da 26 atolli ad anello formati da più di 1000 isole coralline.
“Un’esigenza espressa soprattutto dagli italiani – spiega Waheed Mohamed, presidente di North Maldives, associazione maldiviana che sta sviluppando proprio le vacanze sulle isole deserte – molte coppie, ma anche famiglie con figli, vogliono trascorrere le giornate in piccoli isolotti dove non c’è nulla e nessuno, lontani da tutto e da tutti. Una esperienza molto romantica, per le coppie, ma anche molto bella per le famiglie, che possono esplorare luoghi selvaggi e una natura incontaminata, sapendo che ogni sera anno il comfort e i servizi di una guesthouse. Per questa ragione la nostra associazione si è specializzata sulle isole deserte maldiviane e in particolare il Nord delle Maldive, un’area dove il turismo non è ancora arrivato”.

North Maldives (www.northmaldives.com) risponde quindi all’esigenza costantemente crescente di trascorrere una vacanza esclusiva su piccoli anelli di corallo che affiorano dal blu dell’oceano, ma senza altri turisti attorno. “Soli, in mezzo all’oceano: è questo che ci chiedono sempre più turisti, i quali vogliono il loro piccolo angolo di paradiso privato. E, naturalmente, segreto”, aggiunge Waheed Mohamed.

“La giornata – spiega Muhammad Latheef, manager della guest house The Veli Inn, l’unica sull’isola di Dhidhdhoo, nel Nord delle Maldive – è scandita dal sorgere e dal tramontare del sole. La mattina portiamo i turisti su una delle isole deserte dell’arcipelago di Haa, durante il tragitto peschiamo pesce che poi cucineranno sulla griglia in spiaggia e alla sera li andiamo a riprendere per riportarli in guest house per la notte. Ogni giorno un’isola deserta nuova da esplorare, circondata da lagune turchesi e con la sola compagnia dei delfini che qui al Nord abbondano, di mante, tartarughe marine, aquile di mare, piccoli squali e i mille pesci della barriera corallina. E senza nessuno intorno”. Isolamento totale, quindi, anche se la tecnologia non manca: infatti agli ospiti vengono fornite le sim card maldiviane per restare in contatto con tutto il mondo anche quando si trovano in mezzo all’oceano o sulle isole deserte. E chi vuole isolarsi completamente dovrà semplicemente spegnere il telefono”.

Angela Bruno

bruno maldive isola – MALPENSA24