Condanna Buffardeci: “Le sentenze si applicano, ma c’è un dramma umano”

Buffardeci Cardano Casorate

CASORATE SEMPIONE – “Le sentenze si applicano. Prendiamo atto del fatto che nei tre gradi di giudizio la sentenza non è stata modificata neppure di una virgola e noi ne prendiamo atto. Poi c’è la questione del dramma umano. In questo senso, quando siamo davanti a un dramma umano, l’amministrazione non può definirsi soddisfatta”. Il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani, è tornato sulla vicenda dell’ex comandante di Polizia Locale, Caterina Buffardeci, condannata a sei anni di reclusione per un presunto giro di mazzette legate all’aggiudicazione dell’appalto per il noleggio dei sistemi di rilevazione della velocità.

Corruzione e abuso d’ufficio

La donna era accusata di corruzione e abuso d’ufficio: accuse diventate definitive dopo il pronunciamento della Cassazione, ultimo grado di giudizio. Questa mattina, 21 settembre, il sindaco Cassani ha tenuto una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il collega di Cardano al Campo, Angelo Bellora, l’avvocato Gianluca Franchi che assiste il Comune di Cardano e gli avvocati Valentina e Angelo Verga, che invece assistono il Comune di Casorate. Sentenza confermata da 5 anni e 4 mesi anche per l’altro imputato, Claudio Ghizzoni, che di fatto, secondo la ricostruzione del tribunale era il capo della società Igea, titolare della ditta che gestiva il servizio autovelox e che secondo la sentenza aveva corrotto il comandante dei vigili urbani. Tra il 2012 e il 2014 erano state accertate multe per circa 2,5 milioni di euro. L’ente sta ancora lavorando per ricostruire e definire con esattezza il flusso delle riscossioni, che al momento sarebbero a non più del 30-40% dell’accertato.

Responsabilità politiche

“Non facciamo però confusione – ha detto il sindaco Cassani – un conto è l’aspetto processuale, un altro conto è quello legato alle multe. Il tribunale ha evidenziato dei reati compiuti dal comandante Buffardeci rispetto alla gara d’appalto, contestando corruzione e abuso d’ufficio. Altra cosa è invece la questione dell’accertamento delle multe. Le procedure in questo senso sono sempre state regolari”. E che quindi dovranno essere pagate dagli automobilisti che nel corso degli anni non hanno saldato il conto, dopo essere stati sanzionati. “Queste – ha detto il primo cittadino di Casorate – sono sentenze che rappresentano delle sconfitte anche per le amministrazioni locali verso le quali il cittadino perde fiducia. Manca però un riconoscimento della responsabilità politica dell’amministrazione comunale di quel tempo. Dai banchi dell’opposizione facemmo una pesante battaglia politica, venendo quasi sbeffeggiati per quello che avevamo segnalato e che poi si è verificato in toto. Ai tempi avevamo contestato l’assegnazione alla Igea senza una gara di appalto. Quando Igea imperversava avevamo detto che si trattava di una società con degli scheletri nell’armadio e che in passato aveva già avuto dei problemi. Avevamo segnalato tutto anche in consiglio comunale. Avevano l’obbligo di verificare se effettivamente c’era qualcosa che non andava”. Oltre alle condanne penali, i due agenti sono stati anche condannati al risarcimento di una provvisionale da 15mila euro ciascuno. I due enti locali si erano infatti costituiti parte civile nel processo.

Buffardeci Cardano Casorate – MALPENSA24