Un aiuto concreto alle vittime di bullismo. A Varese arriva lo sportello “In-contro”

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VARESE – Ascolto e sostegno psicologico per quanti sono vittime di bullismo, cyberbullismo o qualsiasi altra forma di reato. È questa lo scopo di “In-contro”, il progetto di giustizia riparativa che apre a Varese uno sportello in supporto dei più deboli. La notizia arriva da Palazzo Estense, ente capofila dell’iniziativa che coinvolge anche la cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” e Fondazione Enaip.

Educatori e psicologi

Il percorso di assistenza prevede quattro o cinque incontri, riservati e gratuiti, con il supporto di un educatore professionista. A questi può poi aggiungersi una seconda fase con una psicologa. Parte del progetto anche la possibilità di attivare una mediazione penale, a carattere riparativo, tra vittima e autore del reato.

La sede dello sportello è in via Giuseppe Vincenzo Walder 47. Considerate le restrizioni legate all’emergenza sanitaria, i colloqui saranno possibili solo previo appuntamento, telefonando alla dottoressa Arianna Novello al numero 338.6198570. Previsti poi anche colloqui in videochiamata, tramite Whatsapp o altre piattaforme.

Dare voce alle vittime

«Lo sportello – afferma Sonia Caronni di cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” – farà da raccordo tra le associazioni presenti sul territorio che si occupano di vittime. L’obiettivo è costruire azioni in modo coordinato per dare voce alle vittime e colmare il vuoto legislativo sulla considerazione delle stesse nel processo penale. Tutto questo senza creare intromissioni con con l’iter giudiziario, ma con l’intento dare riconoscimento al ruolo di vittima».

«Con l’attivazione di questo servizio – conclude l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – intendiamo offrire alla cittadinanza uno spazio che possa essere di supporto alle persone vittime di reato, attraverso un percorso educativo e psicologico che non li faccia sentire soli. Una modalità innovativa per provare a riparare ad un danno subito».

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