BUSTO ARSIZIO – Calcio d’inizio. Dopo una mattinata di preparativi, dedicata alle reti delle porte, sabato pomeriggio il vecchio “Maracanà“, adibito fino a due mesi a parcheggio dello stadio della Pro Patria, ha ospitato la prima partita ufficiale, con gli esordienti 2010 dell’Antoniana a dare il battesimo ufficiale ad un campo tanto voluto dalla società giallorossa del presidente Cosentino (dettosi da sempre disponibile a risolvere la situazione), quanto contestato dalla tifoseria biancoblù della Pro Patria (al riguardo il sodalizio della presidentessa Patrizia Testa non ha mai espresso una posizione ufficiale, forse anche per ragioni di “incompatibilità”).
Tifosi beceri
Comprensibile e meritata la soddisfazione della società Antoniana, che ha messo soldi veri (circa 60mila euro) in questo progetto grazie ad una convenzione firmata prima delle elezioni, dedicando sui propri canali facebook un ampio servizio fotografico; meno opportuni invece alcuni commenti riportati sullo stesso canale ufficiale del club, in cui una nota persona di Busto, sponsor dello stesso club, consiglia di lasciare i parcheggi di prima nel fango ai pennivendoli o a qualche becero tifoso. Per la serie “cornuti e mazziati”, i tifosi della Pro Patria ringrazieranno sicuramente, ma sulla vicenda – che riguarda più in generale la città di Busto – il dibattito resta aperto, con i “pro” (è stato bonificato un terreno, rendendolo fruibile per far giocare bambini) e i “contro” (l’unico stadio a norma dell’intera provincia è rimasto di fatto senza un “parcheggio”) del caso.
A ognuno insomma la sua, con un’altra possibile variabile: se la Pro Patria – da sempre in buon rapporti di vicinato con l’Antoniana (la sorella di Patrizia, Daniela, é da sempre legata al club giallorosso) – dovesse davvero cambiare presidenza, chissà come la prenderanno i nuovi proprietari?
Cosentino (Antoniana): la verità sui campi parcheggi della Pro Patria