Gli avvocati di Busto contro il giudice Limongelli: «Irrispettoso verso di noi»

busto tribunale

BUSTO ARSIZIO – Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Busto Arsizio prende posizione netta nei confronti di due ordinanze firmate dal giudice di Busto Arsizio Giuseppe Limongelli senza nascondere il sentimento di «biasimo» nei confronti dei provvedimenti che esprimerebbero «indebite valutazioni sulla capacità professionale della Classe Forense, manifestando oltre ogni ragionevole ambito di tolleranza opinioni gratuite sulla inutile verbosità degli Avvocati e sul malgoverno della funzione difensiva». In particolare in uno degli articoli contenuti nella prima ordinanza il giudice bustocco scrive: «Il verbale d’udienza sarà tenuto dal giudice…e non sarà consentita alcuna verbalizzazione, se non per verbalizzare risposta a domanda svolta dal giudice, per intenderci il giudice non sarà tenuto da amanuense a trascrivere le affermazioni illegittime dei difensori, illegittime perché non conseguenti a domande del giudice e per tanto con assoluta sicurezza irrilevanti e frutto di mera litigiosità forense del tutto inutile, poiché le verbalizzazioni utili si contano sulle punte di due dita di una mano».

Di seguito il documento redatto dal Consiglio dell’Ordine Forense di Busto

Con due distinte ordinanze pubblicate in data 5 Maggio 2020, comunicate a circa cento difensori di parti processuali costituite in altrettanti Procedimenti contenziosi civili, il Dottor Giuseppe Limongelli, Magistrato del Tribunale di Busto Arsizio, ha espresso indebite valutazioni sulla capacità professionale della Classe Forense, manifestando oltre ogni ragionevole ambito di tolleranza opinioni gratuite sulla inutile verbosità degli Avvocati e sul malgoverno della funzione difensiva.

L’Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio ritiene gravemente lesivo della dignità e irrispettoso dell’intera Avvocatura l’utilizzo di espressioni offensive e sprezzanti, tali da alterare l’equilibrio tra la condotta del Magistrato nell’esercizio delle sue funzioni e il rispetto delle prerogative degli altri protagonisti del processo.

Al Magistrato incombe l’obbligo di astenersi da critiche e apprezzamenti sulla professionalità dei difensori e di garantire alle parti la possibilità di svolgere pienamente il proprio ruolo, ascoltando le altrui opinioni in modo da sottoporre a continua verifica le proprie convinzioni e trarre dalla dialettica occasione di arricchimento professionale e personale.

Per tali ragioni l’Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio, a nome dei propri iscritti, esprime tutto il proprio biasimo verso le parole utilizzate nella redazione degli indicati provvedimenti giudiziari e invita il Magistrato a valutare l’opportunità di rivolgere al ceto Forense un cenno concreto di ripensamento della propria opinione.

Il Consiglio dell’Ordine

busto avvocati giudice limongelli – MALPENSA24