La Bandera di Busto ferma 24 ore per lutto dopo la morte di Christian Martinelli

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BUSTO ARSIZIO – Domani, giovedì 6 maggio, la Bandera resterà chiusa per lutto. Un modo per onorare la morte di Christian Martinelli, l’oeraio di 49 anni, scomparso oggi, mercoledì 5 maggio, in seguito al drammatico infortunio sul lavoro avvenuto nel sito produttivo della Bandera di via del Roccolo a Busto Arsizio. Quest’ultimo stabilimento resterà fermo anche venerdì 7 maggio.

Azienda attenta alla sicurezza

«Una morte che ha sconvolto tutti – spiega Rino Pezone, sindacalista della Fiom Varese, che alle 15 di oggi ha riunito in assemblea i lavoratori – Sia i colleghi di Christian che l’azienda stessa non si danno pace per il dramma che si è consumato». Pezone descrive Martinelli con un lavoratore attento ed esperto: «Lavorava in azienda da circa 20 anni». Il sindacalista aggiunge che «la Bandera è un’azienda molto attenta sul profilo della sicurezza sul lavoro».

Venerdì due ore di sciopero

Cosa sia accaduto questa mattina è al vaglio dei funzionari di Ats, competenti in materia di infortuni sul lavoro. «Sembrerebbe che Christian stesse lavorando al tornio quando è stato colpito da un pezzo in uscita», spiega Pezone. Il 49enne era inizialmente cosciente «Poi è andato in arresto cardiaco morendo dopo l’arrivo in ospedale. Circa due anni fa aveva avuto un problema cardiaco serio dal quale si era ripreso. Quando era tornato a lavorare gli era stata cambiata postazione in modo che potesse svolgere mansioni compatibili con la sua patologia». Venerdì 7 maggio Fiom, Fim e Uilm hanno indetto uno sciopero di due ore «Per sensibilizzare sul tema delle morti sul lavoro – conclude Pezone – Nell’ultimo anno e mezzo il Covid ha distratto da tutto. Ma è inaccettabile che si continui a morire di lavoro».

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