Il sindaco Antonelli: “Bottini prima fa disastri poi racconta favole. Ora basta”

antonelli bottini busto

BUSTO ARSIZIO – «Dopo i disastri che ha fatto in città, adesso si mette a raccontare favole. Io penso che Gian Franco Bottini la debba smettere di rivolgere critiche inutili a noi che stiamo lavorando per mettere a posto le cose che lui, da assessore comunale prima e provinciale poi, non è riuscito a fare. Vedi il palaghiaccio». E’ una furia Emanuele Antonelli, il quale, senza troppi preamboli, parte subito all’attacco di colui che è considerato l’uomo che tira i fili di Busto al centro e dei civici: Gian Franco Bottini, appunto.

Emanuele Antonelli è un uomo di grande praticità e alla guida della città lo sta anche dimostrando. A lui non piacciono le favole. Ancor meno quella che Bottini ha scritto per Malpensa24 e nella quale, prendendo spunto dai classici della letteratura per bambini e dall’arrivo in città del principe Emanuele Filiberto ha tratteggiato, in maniera ironica, l’attuale scenario della politica bustocca.

Altro che favole

Non ci sono nomi, se si esclude quello di Francesco Speroni, nella favola bottiniana, ma anche chi non è proprio addetto ai lavori, intuisce subito chi sono principi, principesse e nani. «Qui stiamo lavorando – continua Antonelli – altro che favole. Anzi qui stiamo rimediando a quanto Bottini non ha fatto e lasciato in eredità. Sono 30 anni che si muove sulla scena politica locale e a differenza nostra, non ha mai pensato al bene di questa città, ma solo a tentare una serie di scalate politiche che, per altro, non gli sono mai riuscite».

Il sindaco è un fiume in piena che non accenna a esaurirsi: «Personalmente quanto scritto da Bottini non mi fa né caldo né freddo. La cosa che mi fa arrabbiare però è che non può attaccare in questo modo persone che stanno lavorando, e bene, per Busto. Tra l’altro senza nemmeno fare nomi e cognomi. Sarà anche satira la sua, ma a me proprio non piace. Non solo, ma difenderò fino in fondo i miei assessori da questi inutili attacchi».

Porta chiusa?

Mettendo infine da parte favole, metafore e allusioni, ora resta da capire quanto lo scritto di Bottini e la durissima reazione del sindaco possano influire sull’operazione “consolidare la maggioranza”. Non è, infatti, un segreto che nella coalizione di governo c’è chi guarda con benevolenza a un’apertura verso i civici. Come non è un segreto che, se dipendesse solo dal sindaco, tale ipotesi giacerebbe già da tempo in fondo a un cassetto. Tanto più ora, dopo la durissima risposta del primo cittadino. Reazione che sembra a questo punto una porta chiusa. O forse no. «Io non chiudo – dice il sindaco – ma esigo rispetto, anzi assoluto rispetto. Detto questo, se non c’è rispetto non capisco neppure come Bottini possa pensare di entrare, con il suo gruppo, in maggioranza. E’ però vero che gli altri consiglieri di Busto al centro, non sono come lui. Anzi, direi che sono fatti di tutt’altra pasta. Direi Migliore».

 

busto antonelli bottini – MALPENSA24