Tariffe cimiteriali, Busto fa retromarcia: si pagherà di meno per concessioni e rinnovi

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BUSTO ARSIZIO – Via libera in giunta alla revisione delle tariffe cimiteriali: la nuova griglia predisposta dall’assessore alla partita Gigi Farioli è stata approvata e verrà inserita nel bilancio di previsione 2020, che dovrebbe essere approvato a brevissimo dall’esecutivo, per poi passare al vaglio del consiglio comunale il prossimo 20 dicembre. È una retromarcia rispetto al piano tariffario del 2017, che aveva scatenato polemiche e provocato una “fuga” dai camposanti cittadini: previste riduzioni nell’ordine del 25-30% sui rinnovi delle concessioni e un “bonus” di 10 anni per chi aveva già rinnovato con le attuali tariffe.

Marcia indietro sulle tariffe

«Rimodulazione economica della griglia tariffaria»: così viene definita nella delibera varata lunedì in giunta, approvando la proposta su cui da tempo era al lavoro l’assessore con delega ai servizi cimiteriali Gigi Farioli. «Una revisione organica che, rispondendo maggiormente a criteri di omogeneità ed equità, faciliti il superamento di problematiche rilevate nel biennio passato». Una formula che cela una vera e propria marcia indietro rispetto al caro-tombe che, nel 2017, era stato aspramente criticato da più parti. Gli effetti sul bilancio, in termini di minori introiti soprattutto dai rinnovi delle concessioni cimiteriali, si sono fatti sentire e il ritocco al ribasso dei canoni si è reso indispensabile. Lo ammette la stessa giunta nella delibera, che parla di «incongruità e non corrette applicazioni di tariffe», ma anche della «necessità di meglio confrontarsi con il rapporto costi e tariffe, in merito ai servizi».

Qualche esempio concreto

In soldoni? Facciamo qualche esempio sui canoni di concessione per 33 anni. Il rinnovo per una tomba fino a tre posti passa da 1916 euro a 1500 euro, una tomba fino a sei posti da 3800 euro a 3000 euro. Il canone per l’area nuda scende da 1500 a 1100 euro, quello per ciascun loculo da 3712 euro a 3000 euro. La tariffa per un loculo con lastra in seconda fila passa da 3374 euro a 2400 euro, quella per un loculo senza lastra in terza fila da 1854 euro a 1300 euro. In generale, stiamo parlando di riduzioni nell’ordine del 25-30% sui rinnovi delle concessioni, con l’introduzione di una sorta di “clausola di salvaguardia”, come richiesto in maggioranza, in particolare dalla Lega, per chi ha rinnovato la concessione cimiteriale che era in scadenza nel periodo tra l’aprile del 2017 e il dicembre 2019, pagando una tariffa più alta. In questi casi il Comune prolungherà automaticamente la concessione per un periodo di dieci anni. Tra le novità, anche lo stop ai contributi per le cremazioni, che ormai sono tre su quattro, ribaltando le proporzioni rispetto alle tumulazioni.

Il commento dell’assessore

busto cimiteri farioli

L’ex sindaco Gigi Farioli, che ha ereditato la delega ai servizi cimiteriali dal collega di partito Alessandro Chiesa dopo il rimpasto di giunta, parla di una «proposta di revisione della griglia tariffaria messa a punto tenendo conto delle diverse sensibilità e delle problematiche emerse». Ma il lavoro non finisce qui: «Questa – fa sapere Farioli – è la prima tappa di un percorso che ora proseguirà con la revisione del regolamento di Polizia mortuaria». Un lavoro che è già in corso: «In parte abbiamo già iniziato ad analizzarlo, sentiremo i diversi operatori e i consumatori, magari avvalendoci della collaborazione di qualche esperto, per superare le molte contraddizioni emerse e alcune criticità che non rispondono a sensibilità e desideri, superando una visione eccessivamente vincolistica e dirigistica».

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