Fronte comune sulle tariffe cimiteriali. Berutti (Pd): «Troppo alte. Vanno riviste»

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BUSTO ARSIZIO – «Tutelare gli edifici funebri di pregio, ma anche le sepolture storiche che versano in condizioni di abbandono e gli arredi “minuti” dei loculi quali portalampade, portafoto e fioriere di valore artistico in quanto riferibili al periodo liberty». E’ quanto chiede, o meglio aveva già chiesto tempo fa, la consigliera del Partito democratico Cinzia Berutti.

Sulla politica cimiteriale impostata dall’amministrazione Antonelli nasce un fronte trasversale tra Idee in Comune, gruppo di maggioranza e Pd dell’opposizione per rivedere tariffe e regolamento. Questioni sulle quali l’assessore Gigi Farioli, che ha ereditato la delega ai Servizi cimiteriali, ha iniziato a lavorare.

L’interrogazione dem

La consigliera bustocca dei dem, sull’onda della richiesta avanzata da Idee in Comune sulla tutela degli edifici funebri di pregio, ricorda un’interrogazione fatta dal gruppo consigliare rispetto alla quale non ebbe risposta.

«A novembre del 2017 avevo presentato, insieme ai colleghi del Pd, un’interrogazione che riguardava gli arredi “minuti” dei loculi quali portalampade, portatofo e fioriere di pregio artistico in quanto riferibili al periodo liberty. Tali arredi sono, oltre che segno tangibile della pietà cristiana e del ricordo dei familiari, importante testimonianza della cultura della città: la loro custodia e conservazione va operata con sollecitudine da parte dell’Amministrazione. Le risposte a quella interrogazione non erano state particolarmente complete per cui avevo inviato all’allora assessore alla partita, Alessandro Chiesa, la richiesta di poter assistere alla rimozione di tali arredi per verificare quale fosse la loro successiva destinazione. Non ho ancora avuto risposta a quella richiesta.

Tutelare le sepolture storiche

Berutti poi aggiunge: «Ho anche discusso con l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, ormai un anno fa, di un’idea per il ripristino di alcune sepolture datate ma importanti per la storia della città». Oltre a ministri e militari che hanno ricevuto le più alte onorificenze «al cimitero maggiore di Busto – ricorda Berutti – ci sono una serie di sepolture storiche che versano in condizioni di abbandono». Ad  esempio: la sepoltura di Giuditta Todeschini, che “dedicò tutta se stessa ad educare ed istruire i figli del popolo bustese, ispettrice delle scuole comunali e direttrice dell’asilo infantile Sant’Anna”.

Caro estinto, quanto sei caro

«Sono d’accordo con Armiraglio – continua – quando sostiene la necessità di tutelare il patrimonio artistico e ancor di più lo sono quando afferma la necessità di effettuare una una ricognizione sulle tariffe cimiteriali e trovare soluzione  a situazioni che non possono più continuare a riproporsi. Al collega di Idee in Comune ricordo solo che la questione delle tariffe cimiteriali è stata oggetto di numerose interrogazioni ed emendamenti elaborati dai consiglieri del Pd. Mai presi in considerazione dalla maggioranza alla quale anche Armiraglio appartiene. Forse ora che la richiesta di intervento viene dalla parte “giusta” dell’emiciclo comunale sarà ascoltata. O forse no».

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