Busto, la Coop diffida il Comune sul Borri: il braccio di ferro continua

busto coop diffida comune

BUSTO ARSIZIO – La Coop è pronta a diffidare il Comune di Busto. Motivo? Le condizioni in cui versano alcuni edifici, pericolanti, all’interno dell’area dell’ex calzaturificio Borri. Sui quali proprio la Coop avrebbe dovuto intervenire, ma non ha potuto farlo per mancanza di indicazioni precise da parte della proprietà di quegli immobili. Ovvero il Palazzo Gilardoni. Degrado e pericolo di crollo dunque. In particolare per quanto riguarda la palazzina del Borri, che si affaccia su via Pisacane e adiacente al supermercato di viale Duca D’Aosta.

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La notizia della diffida ha iniziato a circolare in città da qualche giorno. I vertici della Coop non commentano, non spiegano, ma confermano l’intenzione a procedere. Proprio ora che la convenzione tra Comune e supermercato è in scadenza. Tra qualche giorno.

Il rapporto burrascoso tra la Coop e l’amministrazione Antonelli regala un’altro colpo di scena. L’ultimo di una lunga serie e che, è bene ricordare, contempla anche una misteriosa sparizione di cartelli (della Coop) sulla quale c’è una denuncia per furto e di cui non si è poi saputo più nulla. Ma non c’è solo la diffida. Poiché a quanto pare la Coop è pronta anche a impugnare la delibera di indirizzo del Comune sulla cura e la manutenzione della rotatoria più discussa di Busto. Ma andiamo con ordine.

La diffida del vicino

Vicini, anzi dirimpettai. Ma lontanissimi. Tra Comune e Coop esiste una convenzione nella quale sono regolati gli interventi che quest’ultima avrebbe dovuto realizzare all’interno del Borri, come “corollario” alla realizzazione del supermercato. Interventi non portati a termine, poiché Coop, prima di aprire i cantieri, avrebbe dovuto ricevere le indicazioni del Comune. Semplice? Certo, ma solo sulla carta. Di mezzo c’è anche la Sovraintendenza che dovrebbe interfacciarsi con la proprietà del calzaturificio. Sta di fatto che la situazione di stallo ha lasciato “a bagnomaria” Coop, la quale non ha potuto muovere un mattone. E ha dovuto e deve convivere con un degrado ormai in stato avanzato. Come testimonia appunto la palazzina su via Pisacane, dove un giorno sì e l’altro pure cadono calcinacci sul marciapiede. Transennato da tempo. Da qui la decisione di Coop di procedere con una diffida, nella quale si chiede al Comune di intervenire per sanare una situazione ormai insostenibile, ma ancor di più pericolosa. Si tenga poi conto che nell’annosa vicenda Coop – Comune – lavori al Borri, oltre all’edificio in questione, resta ancora da risolvere la partita dell’antica portineria.

La rotatoria dimenticata

Coop ha intenzione di procedere anche sulla rotatoria, che avrebbe voluto adottare, abbellire e curare. Volontà che è rimasta tale, poiché l’amministrazione tempo fa manifestò l’intenzione di intervenire direttamente per trasformare quel rondò e abbellirlo vista la posizione strategica centrale e a due passi dal municipio. Intenzione rimasta tutta sulla carta, poiché a oggi la rotatoria è desolatamente spoglia e, spesso, invasa dalle erbacce.

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