Busto, continua la guerra tra Comune e Coop. Chi ha rubato quei cartelli?

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BUSTO ARSIZIO – Non tutte, tante però, ma quella proprio no. La rotonda, quella delle grandi polemiche per intenderci, non potrà essere adottata da nessun privato. Neppure dalla Coop, che per tempo aveva chiesto al Comune l’autorizzazione di poter curare quell’aiuola circolare incastonata nel bel mezzo di viale Duca d’Aosta e di abbellirla anche con un arredo artistico. Come succede del resto per molte altre rotatorie cittadine affidate alle cure dei privati.

La decisione in giunta

A chiudere in maniera definitiva questa possibilità c’è ora un atto di indirizzo portato in giunta dal sindaco Emanuele Antonelli e approvato ieri, mercoledì 23 gennaio. Nel documento si dice che l’amministrazione intende non concedere le cure di quella piccola porzione di verde a privati e di volerne affidare le cure ad Agesp. Il motivo? La strategica posizione: essendo a due passi da Palazzo Girlardoni il centro della rotatoria merita una valorizzazione particolare e che dovrebbe esaltare proprio la vicinanza con la sede del municipio. Cosa però abbia in mente il Comune per rendere bello in modo memorabile quel cerchio di verde non è dato saperlo.

Intanto, tra la decisione assunta ieri dalla giunta e l’inaugurazione della Coop di qualche mese fa di cose ne sono successe. E tutte lasciano trasparire la mai sopita guerriglia tra vicini di casa, ovvero il principale inquilino di Palazzo Gilardoni da un lato e la Coop dall’altro. Insomma, a dividere sindaco e Coop non c’è solo un viale. Ma andiamo con ordine, tra carteggi, scambi epistolari, diffide e denunce per dei cartelli misteriosamente spariti.

Se l’amministrazione sa, parli

La vicenda della rotonda e della sua possibile adozione e dei cartelli inizia qualche giorno prima l’inaugurazione del supermercato. Ovvero quando, proprio alla vigilia dell’apertura, viene posizionata la segnaletica per indicare  il corretto imbocco del controviale che porta al parking. Cartelli che non sono di natura pubblicitaria e per le quali Coop paga comunque 117 euro di Ica per l’esposizione. Le indicazioni segnaletiche però durano ben poco, poiché dopo qualche giorno spariscono. Rubati? Tolti d’imperio? Da chi? Non si sa.

La denuncia in Procura

Sta di fatto però che la Coop il 12 dicembre dell’anno scorso ha sporto denuncia per furto contro ignoti alla Procura di Busto Arsizio. E dopo una serie di interlocuzioni epistolari con gli uffici comunali inerenti anche la gestione del verde della rotatoria, Coop allega all’istanza e diffida una copia della denuncia. Documentazione inviata al Comune e nella quale si chiede anche “di comunicare circostanziate informazioni, qualora l’amministrazione ne sia in possesso, utili a individuare le generalità della persona o delle persone che hanno asportato i cartelli di proprietà di Coop installati sulla rotatoria”.

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