Castellanza, promoter uccisa e decapitata: ergastolo per Clericò

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CASTELLANZA –  È stato condannato all’ergastolo Vito Clericò, il 66enne di Garbagnate Milanese in carcere dal settembre 2017 per aver ucciso e decapitato la promoter di 58 anni Marilena Rosa Re, che viveva a Castellanza e che scomparve a fine luglio di due anni fa. I resti vennero ritrovati in un orto e in un campo. Lo ha deciso il gup Alessandra Simion accogliendo la richiesta del pm Rosaria Stagnaro. In uno stralcio dell’inchiesta la moglie di Clericò, Alba De Rosa, è indagata per occultamento e vilipendio del cadavere.

Secondo le indagini, quando la promoter chiese indietro il prestito Clericò la uccise con «almeno 6 colpi di natura contusiva» alla testa e poi seppellì il corpo nel suo orto, a Garbagnate Milanese, dopo aver decapitato il cadavere e gettato il cranio in un campo. L’uomo, arrestato poco più di un mese dopo la scomparsa di Re, venne interrogato quasi una decina di volte, confessò l’omicidio ma cambiò più versioni e cercò sempre di proteggere la moglie. I legali Daniela D’Emilio e Franco Rovetto hanno puntato sull’incapacità di intendere e di volere di Clericò, tanto che hanno chiesto e ottenuto che nel processo abbreviato venisse effettuata una perizia psichiatrica. Perizia che, tuttavia, ha accertato l’assenza di vizi di mente. Nel frattempo, nell’ambito del nuovo filone di indagine a carico della moglie, la scorsa estate nella casa dei coniugi Clericò sono state scoperte nuove tracce di sangue. Gli inquirenti con questi accertamenti vogliono accertare se Marilena Re sia stata uccisa proprio nell’abitazione dei Clericò e quale ruolo abbia avuto Alba De Rosa.

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