Busto, consiglio comunale a porte chiuse? Cornacchia: «Vediamo chi ha il coraggio»

diego cornacchia busto consiglio

BUSTO ARSIZIO – Il consiglio comunale, quello del 28 maggio, è già rovente prima ancora di incominciare. Poiché oltre a portarsi dietro uno slittamento di data molto controverso e che ha spaccato a metà i consiglieri (decisivo il voto di Busto Grande), ora si annuncia a porte chiuse. Per lo meno la parte che riguarda l’inchiesta Mensa dei poveri e la discussione delle mozioni di Partito democratico e Cinque stelle che in sostanza chiedono al sindaco di dare spiegazioni politiche su quanto accaduto.

Tira aria da consiglio carbonaro

Delle porte chiuse se ne parla da giorni. All’inizio era un’ipotesi, ma ora sembra quasi una certezza. A quanto pare anticipata ai consiglieri anche dal presidente dell’assise Valerio Mariani, il quale come giustificazione della scelta ha fatto riferimento al regolamento in cui si dice che, quando si deve discutere della “qualità” delle persone, lo si deve fare a porte chiuse. Senza pubblico, senza stampa e senza nemmeno i dipendenti comunali che operano nelle seconde linee per far funzionare al meglio i lavori dell’aula.

Una decisione che qualora verrà proposta martedì sera vedrà il consigliere Diego Cornacchia dare battaglia. «Sono pronto a presentare una mozione d’ordine per far svolgere tutta la discussione a porte aperte – dice – Qua non si parla di “qualità” delle persone, poiché con quel termine si fa riferimento a questione strettamente personali. E mi pare, infatti, che in ballo ci siano solo questioni politiche, frutto di indagini da parte della magistratura che sono ormai di dominio pubblico per molti aspetti. Quindi ritengo sbagliata la scelta di chiudere il consiglio. Il sindaco Antonelli deve dare risposte politiche ai consiglieri, ma anche soprattutto ai cittadini. Nessuno può pensare di liquidare il tutto con una discussione segreta».

Cornacchia poi conclude: «Chiederò di mettere ai voti la mia mozione e sono proprio curioso di vedere quali consiglieri la bocceranno per timore delle porte aperte. Come sono anche curioso di vedere come si comporterà il presidente del consiglio Mariani, ovvero se sarà lui a imporre cosa fare al suo gruppo, oppure, qualora il suo gruppo chiederà le porte aperte, se voterà contro».

Dimissioni di Gorrasi

Nel frattempo nella giornata di oggi sono state presentate da Carmine Gorrasi le dimissioni da consigliere comunale. Dimissioni ratificate, tanto che l’ingresso in sala esagonale di Alberto Armiraglio non sarà più da consigliere “a tempo”, bensì da membro a tutti gli effetti e per tutta la durata del mandato.

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