BUSTO ARSIZIO – Sentenza di assoluzione per l’ex presidente del Palermo Calcio Maurizio Zamparini, pronunciata oggi, giovedì 3 ottobre, in aula in Tribunale a Busto Arsizio dove l’imprenditore era imputato per sottrazione fraudolenta di beni relativamente al pagamento di una cartella esattoriale di circa 22 milioni di euro.
Nessun comportamento farudolento
L’accusa, secondo cui tra i beni che sarebbero stati sottratti per non saldare il debito con l’ente vi sarebbero state anche azioni del Palermo Calcio del valore di 70 milioni di euro, ha chiesto una condanna a cinque anni. La vicenda ha avuto inizio nel 2012 con una cartella da circa 22 milioni che Equitalia ha inviato a Zamparini e relativa a un vecchio contenzioso. Secondo l’ente, il fatto che l’imprenditore avesse poi venduto due auto e una barca e ceduto azioni del Palermo Calcio a una sua società con sede a Cardano al Campo, sarebbe stato un suo tentativo di eludere il pagamento della cartella. Il giudice ha però ritenuto valide le argomentazioni dell’avvocato difensore Cesare Cicorella che ha spiegato come nessun comportamento fraudolento da parte del proprio assistito sia stato provato. Secondo Cicorella si sarebbe trattato piuttosto di un’inadegautezza da parte di chi avrebbe dovuto eseguire il recupero.