Busto, faida condominiale finisce a coltellate: arrestato il violento tuttofare

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BUSTO ARSIZIODa qualche bici messa nel posto sbagliato nasce una faida condominiale. Che finisce a coltellate. Arrestato il violenti “tuttofare” del condominio: a quanto pare faceva rispettare le regole a suon di botte e minacce. I carabinieri della stazione di Busto Arsizio hanno arrestato un albanese, 50enne, con precedenti e regolare sul territorio italiano, colpito da ordinanza di custodia cautelare in regime detenzione domiciliare emessa dal gip del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della procura, per ripetute violazioni della misura cautelare personale del “divieto di avvicinamento alla parte offesa” in atto dal 2018 nei confronti di una coppia di cittadini marocchini, moglie e marito, residenti a Busto Arsizio.

L’uomo non avrebbe dovuto avvicinarsi alle vittime

La vicenda trae origine da dissidi di natura condominiale sorti, sin dallo scorso anno, in una “casa di corte” di via Manin, dove l’albanese da diversi anni svolge funzioni di “tuttofare”, sia rispetto alle esigenze condominiali (pulizia cortile e parti comuni) che a quelle di privati condomini  (piccole riparazioni nelle abitazioni). Alcuni famigliari dell’uomo vivono tra l’altro in quel condominio. Il 5 novembre scorso, ancora per ragioni futili, pare alcune biciclette posteggiate in spazi non idonei, nasce una violenta tra l’albanese ed il “rivale” marocchino; al culmine dell’alterco il nordafricano è stato colpito da diversi fendenti con arma da taglio al torace. Nella lite vengono coinvolte, indirettamente, anche le donne della famiglia, la moglie del ferito, poi dimessa dall’ospedale con “contusioni multiple” guaribili in 3 giorni, ed una familiare dell’albanese, dimessa con “frattura ossa nasali” con prognosi di giorni 30. In quella circostanza i militari sequestrarono il coltello da cucina, della lunghezza complessiva di poco meno di 20 centimetri, utilizzato per la consumazione del reato. Nella stessa circostanza il 50enne autore dell’accoltellamento è stato arrestato  in flagranza di reato per lesioni personali aggravate e rissa. Dopo qualche giorno di carcere, il 12 novembre, l’uomo è tornato in libertà con la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla coppia di marocchini. Oggi, giovedì 18 aprile, è stato nuovamente arrestato proprio per le ripetute violazioni di quel  divieto di avvicinamento, constatate ed accertate dai militari anche sulla base delle numerose denunce e segnalazioni avanzate dai coniugi nordafricani. L’albanese si trova ora “ristretto” all’interno del proprio domicilio, ovviamente in altra parte della città, su disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

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