A Busto Il Falò “accende” i libri per i giovani: «Il cinema è come la letteratura»

BUSTO ARSIZIO – «Non ho voluto darmi dei freni. Semplicemente mi sono detta: ci sono tante case editrici che operano esclusivamente a pagamento e fondamentalmente stampano qualsiasi cosa, senza fare una vera e propria valutazione artistica. Quindi la nostra unica linea editoriale è la qualità del prodotto». A raccontare la genesi de “Il Falò”, nuova realtà dedicata ai libri nata a Busto nel 2019 e attiva dall’inizio di quest’anno, è la sua fondatrice Federica Cunego; tra le prossime uscite in programma spicca “Salvato dallo Swing – Un violino in America”, romanzo storico di Enzo Riboni, giornalista del Corriere della Sera, che verrà presentato al Pirellone.

I più grandi film della storia sono tratti da libri

«Dal momento che molte case editrici fanno fatica a mettere in comunicazione lo scrittore con il lettore l’idea è dare vita a un ecosistema letterario dove possano entrare in contatto», ha raccontato Cunego. «Con l’ambizione di arrivare anche a redigere articoli e recensioni, in modo da creare una sorta di polo culturale laddove; sopratutto per i giovani, sempre più distratti da Netflix e televisione. In realtà, ci sono opportunità validissime legate dal mondo dei libri: sono appassionata di cinema e penso che, rispetto alla letteratura, sia un’arte di pari livello. Vanno a braccetto perché i più grandi film della storia sono tratti da libri, e tante volte non si sa nemmeno. Come nel caso di “Arancia meccanica”: in confronto con le persone che hanno visto il film, quante sono quelle che hanno letto il romanzo? Veramente poche. Non si parla di una contrapposizione, l’intento è avvicinare sempre di più. Il bacino di utenza dovrebbe essere specialmente quello dei giovani, cercare di farli tornare a passare il tempo, a divertirsi, non solo davanti a un dispositivo che passa immagini audiovisive, ma anche attraverso un libro».

Le prossime uscite

Cunego vanta all’attivo due libri, “Gli occhiali magici” e “Demoni di polistirolo”: «Scrivo per divertimento. Non sono stati pubblicati attraverso Il Falò perché penso che sia importante avere un feedback da parte di un editore. Però dall’altra parte, conoscendoli e vedendo come lavorano, mi è venuta la voglia di provarci anch’io». Tra le ultime uscite c’è “Il catalogo delle donne” di Mánuel-omar Tríscari, nel quale presenta, secondo il suo punto di vista e con richiami alla letteratura di Charles Bukowski, uno spaccato dell’universo femminile. A marzo sono previsti “Crotalo” di Giulio D’Amicone, con un’ambientazione tra i gangster che ricorda quelle di Martin Scorsese, e le fiabe di Michele Flore dalla duplice chiave di lettura, destinate sia ai bambini che ai loro genitori. Inoltre, verso la fine del mese, è in programma “Salvato dallo Swing”, tratto da una storia vera. «Il romanzo di Riboni avrà la prefazione di Flavio Giovanni Conti, autore di “Prigionieri italiani negli Stati Uniti”, saggio che ne ha ispirato la stesura, e sarà presentato al Pirellone. Mette in luce un aspetto della Seconda Guerra Mondiale veramente poco conosciuto, incentrato su Giacinto, soldato della Compagnia mortai di Alcamo: l’Odissea di questo Ulisse moderno, fatto prigioniero dagli americani, racconta il suo amore per la musica e per il violino, quasi un’appendice del suo corpo e della sua anima».

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