Speroni (Lega) su Accam: «L’inceneritore ci dà solo rogne. Chiudiamolo»

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BUSTO ARSIZIO – Non è ancora stata tirata la riga per fare la somma dei danni provocati dall’incendio scoppiato in Accam la notte del 14 gennaio scorso, ma il segretario della Lega di Busto Francesco Speroni ha già le idee chiare: «E’ una continua fonte di rogne. Ormai da anni. Cogliamo la palla al balzo di quanto successo e chiudiamolo. Del resto noi della Lega lo diciamo da anni».

Stime non definitive

Le prime stime dei danni parlano di una cifra milionaria. A cui bisogna aggiungere le perdite per i giorni di stop a seguito dell’incidente e i costi extra che lo società sta sostenendo per continuare a garantire il servizio anche grazie al sostegno della rete di muto soccorso di altri impianti di incenerimento della zona. «Quest’impianto è una vera rotture di scatole – continua Speroni – e un problema così lo puoi risolvere solo alla radice, ovvero chiusura e smantellamento dell’inceneritore. Siamo stufi di dover pensare ogni volta come e cosa fare per rimediare le rogne che ci crea Accam».

Speroni poi aggiunge: «E anche stavolta, qualora si dovesse intervenire per rimettere in funzione il tutto, nel giro di qualche mese saremmo punto e a capo. E alle prese con problemi di adeguamento o altri guasti. Insomma alla fine bisogna sempre tirare fuori i soldi».

Del futuro di Accam, anche se al momento non c’è ancora una data precisa, il sindaco Emanuele Antonelli sta lavorando per organizzare un incontro con i partiti di maggioranza e il presidente della società Angelo Bellora per cercare di fare il punto della situazione dopo l’incendio e anche in vista della prossima assemblea dei soci.

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