Busto, genitori in girotondo contro le chiusure: «La scuola è un luogo sicuro»

BUSTO ARSIZIO – Una protesta pacifica per chiedere il ritorno a scuola in presenza. L’ha organizzata per venerdì 12 marzo alle 14.30 un gruppo di genitori dei bambini che frequentano la scuola primaria Pieve di Cadore dell’istituto comprensivo Bertacchi: si raduneranno rigorosamente all’esterno del plesso scolastico di via Montessori a Sant’Edoardo (l’Istituto non partecipa all’iniziativa) per «un colorato girotondo attorno alla scuola», per rivendicare il diritto a far tornare i loro figli nelle aule. Sarà un cerchio statico, in ottemperanza alle norme del Dpcm. «Abbiamo fatto tanti sacrifici in questi mesi, e la nostra scuola non ha avuto contagi – l’appello dei genitori – ingiusto chiuderci, e penalizzare le famiglie».

«I bambini, vittime innocenti»

Nei giorni scorsi hanno scritto una lettera alla dirigente scolastica Fabiana Ginesi per esternare la loro «preoccupazione» per il lockdown delle scuole stabilito da Regione Lombardia con l’ordinanza che istituisce la zona arancione rafforzata e annunciare la mobilitazione. «La chiusura ha lasciato esterrefatti noi ma soprattutto i bambini che non hanno nascosto la propria sofferenza per una decisione che li vede vittime innocenti – scrivono i genitori delle Pieve di Cadore – dopo mesi di sacrifici da parte di tutti e a fronte di una situazione assolutamente sotto controllo dal punto di vista del numero di contagi da coronavirus nel nostro Istituto, vedersi chiudere il cancello della scuola, fosse anche solo per una settimana, ci è parso, oltre che ingiusto, sbagliato nell’ottica della gestione della pandemia».

«Sacrifici inutili?»

A parlare, per i genitori, sono i numeri: zero contagi all’interno delle classi, solo quarantene precauzionali di singoli bambini. «La scuola è un luogo sicuro, dove le misure preventive vengono correttamente applicate, anche grazie all’impegno che la dirigenza scolastica, le insegnanti e il personale non docente hanno sempre messo in questi mesi, e ai bambini che hanno saputo adeguarsi – afferma Raffaella Basso, del comitato genitori – pensiamo ci siano altre soluzioni per contenere la diffusione del virus». Anche perché «non c’è posto migliore per i nostri bambini dove passare le giornate» delle aule scolastiche: «I bambini vogliono solo tornare a fare lezione in presenza senza rinvii e questa volta davvero non troviamo motivi per negare questa loro richiesta».

Scuola, presidio dei genitori a Legnano: solidarietà dall’Amministrazione Radice

busto arsizio girotondo scuole – MALPENSA24