C’era tutta Busto Arsizio a dare l’ultimo saluto al fotografo Giovanni Garavaglia

busto giovanni garavaglia

BUSTO ARSIZIO – Lo sport, la politica, la cultura, il mondo delle associazioni e i colleghi della stampa. E tanti cittadini, amici, conoscenti, tifosi della Pro Patria, della Yamamay e della squadra di pallanuoto. C’era tutta Busto Arsizio, oggi 24 dicembre, a dare l’ultimo saluto a Giovanni Garavaglia.

Troppo piccola la chiesa dei frati per contenere tutti. Una folla. Ci sarebbe voluta una delle sue fotografie per riuscire a fare entrare tutti coloro che oggi pomeriggio hanno sospeso le attività pre natalizie per dedicare una preghiera o un pensiero a Giovanni Garavaglia, fotografo, che con le sue immagini, per una vita, ha raccontato la cronaca e lo sport della città per i quotidiani locali cartacei e online e anche per Malpensa24 e che una malattia si è portato via nella notte tra il 22 e il 23 dicembre.

busto giovanni garavaglia

Già mezz’ora prima dell’inizio della cerimonia funebre, in piazza Mora, c’era già parecchia gente ad attendere il feretro. Quasi tutti sul sagrato, spazzato dal vento e spezzato dal dolore per la perdita di un bustocco che in moltissimi cittadini ha lasciato un vuoto enorme. E c’erano anche i famigliari più stretti di Giovanni, lì tra la gente: la moglie Laura, i figli busto giovanni garavagliaCarlotta e Martino ai quali la città ha mostrato grande vicinanza e affetto.  C’era il sindaco Emanuele Antonelli, la giunta intera, alcuni consiglieri comunali, esponenti della politica cittadina. C’era anche Gabriele Tosi, colui che ha creato il Busto Arsizio Film Festival e che Garavaglia, ha sempre raccontato con le sue fotografie. Il presidente della Pro Patria, la sua amata Pro, Patrizia Testa arriva con in mano un gagliardetto biancoblù, che viene posato sulla bara e diventa, insieme a una sciarpa dei tigrotti, un fiore tra i fiori.
Bello e delicato il ricordo del sacerdote nell’omelia: «Giovanni era una persona buona. E le persone buone non si dimenticano mai. Quando c’era un avvenimento lui arrivava sempre, chiedeva con discrezione se poteva scattare una fotografia. Giovanni aveva stile. E lo stile è un dono di Dio».

Anche il sindaco Antonelli, al termine della messa, ha voluto ricordare Garavaglia, «la sua presenza costante in consiglio comunale, alle conferenze stampa e a tutte le manifestazioni della città. La sua presenza era una sicurezza. Giovanni c’era sempre, nonostante i suoi problemi di salute. Con la pioggia o con il freddo. A ognuno di noi ha consegnato le sue immagini».

busto giovanni garavaglia – MALPENSA24