Busto, il Consiglio: Testa e Sabba devono rimuovere le cause di incompatibilità

BUSTO ARSIZIO – Il consiglio comunale di Busto ha deciso, a larga maggioranza: la presidente della Pro Patria Patrizia Testa e il presidente del Distretto urbano del commercio Matteo Sabba dovranno rimuovere le rispettive cause di incompatibilità dalla carica di rappresentante eletto nell’assemblea civica. Hanno dieci giorni di tempo per farlo. «Sarà una scelta molto dolorosa, ma le regole sono regole e io mi attengo» ha affermato Patrizia Testa, intervenuta nel corso della discussione sulla delibera di convalida degli eletti, in cui sono stati inseriti i pareri del segretario generale Domenico D’Apolito sulle «potenziali fattispecie di incompatibilità» dei due consiglieri della civica, oltre che sull’esclusione dell’eletta nella lista dei Riformisti Giuseppina Lanza.

Testa: «Prendo atto»

«Prendo atto di quanto puntualizzato con precisione dal segretario – afferma Patrizia Testa, neo-consigliere della civica Antonelli Sindaco, visibilmente emozionata – procederò in modo da rimuovere la causa che contrasta la duplice veste di presidente della Pro Patria e consigliere comunale. Mi sento un po’ ostaggio di questa convenzione perché chi mi aveva preceduto (l’allora presidente Alberto Armiraglio, che era anche assessore), non avendo firmato una convenzione ma usufruendo dello stadio a titolo gratuito, non è andato in incompatibilità. Sono dispiaciuta di questo fatto, sarà una scelta molto dolorosa per la sottoscritta, ma le regole sono regole e io mi attengo».

La prima seduta

Il clima in aula è come sempre quello del “primo giorno di scuola”, soprattutto per i nuovi (la metà dei 24 consiglieri eletti). Il sindaco Emanuele Antonelli confabula con i capigruppo e i segretari di maggioranza, l’ex sindaco Gigi Farioli saluta uno per uno assessori e consiglieri, così come l’assessore uscente Max Rogora, mentre Isabella Tovaglieri distribuisce a tutti una mascherina color rosso imbustata con un messaggio di San Francesco d’Assisi per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne in vista della giornata del 25 novembre.

L’attesa

Il minuto di silenzio per il figlio di Orazio Tallarida

L’orario di inizio è fissato per le 20, ma il tempo passa in attesa che arrivino tutti. Il capogruppo di Forza Italia Orazio Tallarida non c’è perché è a Madonna Regina per la messa di commemorazione del figlio Cristian, tragicamente scomparso un mese e una settimana fa (e per ricordare il quale l’aula osserva un minuto di silenzio). A presiedere la seduta c’è Alex Gorletta, secondo più votato tra gli eletti della lista civica Antonelli Sindaco dopo Patrizia Testa, consigliere anziano che «per motivi di opportunità – sottolinea Gorletta – ha ritenuto di non presiedere l’assemblea».

Il voto

Al voto sull’incompatibilità di Patrizia Testa sono 21 i favorevoli (al parere del segretario) e 3 gli astenuti. «Il consigliere viene invitato a rimuovere le cause entro 10 giorni dalla notifica della delibera» sottolinea il presidente dell’assemblea Alex Gorletta. Su Sabba 21 favorevoli, 2 astenuti e 1 contrario. «Non è il mio voto» chiarisce il consigliere, che dovrà anch’egli decidere se mantenere gli incarichi o rimanere in assemblea. “Salva” la posizione di Giusy Lanza, convalidata con 17 voti contrari all’incompatibilità, 6 favorevoli e un astenuto. «Non è un voto contro nessuna persona – chiarisce il consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni – nessuna pregiudiziale personale, ma partiamo dalle considerazioni del segretario generale, come successo in passato». Anche l’ex sindaco Gigi Farioli sottolinea che è «una votazione che può sembrare molto antipatica» per poi ricordare che «chi si esprime in maniera difforme deve motivare tecnicamente il suo voto, almeno questo mi è sempre stato detto in 36 anni di consiglio comunale».

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