BUSTO ARSIZIO – «Hanno fatto di tutto per non accettare la nostra richiesta, ma alla fine la maggioranza ha fatto dietro front. Prendiamo atto di questa scelta di buon senso. Resta però davvero incomprensibile l’atteggiamento che, sul regolamento dei contributi legati ai servizi sociali, ha tenuto la giunta». Queste le parole di Valentina Verga, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Gilardoni, la quale prende spunto da una delle ultime delibere di giunta.
Habemus regolamento
La questione è legata all’approvazione del nuovo regolamento comunale relativo all’erogazione dei contributi legati ai Sevizi sociali. «Uno strumento – continua Verga – che dopo più di dieci anni è stato finalmente aggiornato. Anche se è servito quasi un anno di lavoro con più passaggi in commissione». Ma il punto su cui la consigliera dem punta l’attenzione è l’articolo 9 del regolamento, quello delle liste di attesa, dove verranno segnati i cittadini nel momento in cui i contributi a disposizione terminano.
La comparsa degli allegati
«Più volte – continua – anche durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo evidenziato che mancavano gli allegati in cui venivano specificati i criteri che determinavano le liste di attesa. Abbiamo anche chiesto di mantenere validi quelle già presenti nel precedente regolamento. Per un semplice motivo: trasparenza. Nei confronti dei cittadini che conoscendo i principi possono calcolare anche la loro posizione. Ma niente. Hanno scelto di mantenere la dicitura che “quelle regole” le avrebbe fissate la giunta».
Dietro front
E invece? «La giunta con un determina fa saltare fuori i principi e li allega. Proprio gli stessi del regolamento superato e proprio come avevamo suggerito noi del Partito Democratico. Del resto – continua Verga – in questo modo è più corretto. Non trovavamo giusto lasciare alla giunta un mandato molto ampio sulla questione. E di questo, in una commissione anche la consigliere della Lega Paola Reguzzoni aveva posto le nostre stesse perplessità. Che, delibera alla mano, a quanto pare hanno suggerito il dietro front».