BUSTO ARSIZIO – Sono 152 le famiglie di Busto che riceveranno il contributo affitti, la misura finanziata da Regione Lombardia che consente di coprire una parte delle spese di locazione (di alloggi sul mercato privato) ai nuclei familiari più fragili, evitando che possano finire sotto sfratto. Le lettere indirizzate alle famiglie che hanno fatto domanda per accedere al sussidio sono partite questa mattina da via Roma, sede dell’assessorato all’inclusione sociale del Comune di Busto Arsizio.
Effetto Covid
«È un provvedimento che punta a prevenire che la morosità incolpevole, vale a dire l’impossibilità di pagare l’affitto per cause oggettive ed indipendenti dalla propria volontà, possa sfociare nell’avvio di azioni di sfratto – sottolinea l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini – tra le cause oggettive, avevano priorità assoluta le situazioni di perdita di reddito legate alla pandemia da Covid-19, come licenziamenti, cessazione di contratti a termine, perdita di un componente del nucleo familiare portatore di reddito. Con questa misura l’amministrazione ha dato una prima risposta a tante famiglie che prima della pandemia non necessitavano di alcun sostegno economico». Un problema che rischia di acuire l’emergenza casa.
Il contributo
Su 270 nuclei familiari che si sono candidati per ricevere il contributo, sono state accolte 152 domande. L’assessorato le ha controllate una ad una: quelle respinte risultavano «prive dei requisiti previsti oppure presentavano dati non coerenti tra di loro». I contributi, che arrivano a coprire quattro mensilità di affitto fino ad un tetto massimo di 1500 euro per ciascun nucleo, verranno versati nei prossimi giorni direttamente ai proprietari degli alloggi, a patto che questi s’impegnino formalmente a rinunciare a promuovere azioni di sfratto nei confronti degli inquilini per almeno quattro mesi.