Dietrofront a Malpensa. Gallera: «Tamponi anche per i non lombardi»

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MALPENSA – Il primo giorno di tamponi a Malpensa, preceduto da numerose critiche, è stato ulteriormente controverso, a causa della decisione di sottoporre al test molecolare solo gli stranieri e i residenti in Regione Lombardia. Scelta che ha provocato malcontento tra i cittadini di altre regioni, esclusi dalle analisi. Ma adesso Gallera annuncia il dietrofront: «Grazie all’aumento delle aree messe a disposizione da Sea e Usmaf, potremo fare i tamponi a tutti, residenti o non».

Tamponi per tutti

Da questa mattina i passeggeri provenienti da Grecia, Malta, Croazia e Spagna che atterrano all’aeroporto di Malpensa hanno a disposizione 8 postazioni operative per effettuare il tampone.  Ma le polemiche sono state tante. Perché tanti sono stati i passeggeri ai quali è stata negata la possibilità di sottoporsi al test. «Solo per i residenti in Lombardia», diceva il personale Sea questa mattina. Ma a distanza di poche ore tutto cambia. «Nel momento in cui Sea e Usmaf hanno incrementato le aree a disposizione, con una capacità di effettuare 2000 tamponi al giorno, abbiamo deciso di testare tutti i cittadini italiani, oltre agli stranieri», annuncia l’assessore.

Oggi priorità a stranieri e lombardi

Le postazioni rimarranno attive tutti i giorni dalle 9 alle 17.30 e da domani saranno implementate con altri tendoni fuori dall’aeroporto. «Inizialmente gli spazi individuati da Sea e Usmaf avrebbero consentito l’attivazione di tre postazioni, con la possibilità di eseguire 500 tamponi», sostiene l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, spiegando le motivazioni per cui la priorità era stata data a stranieri e residenti in regione. «Gli stranieri sono i più difficili da rintracciare e quindi per noi è essenziale che facciano il tampone non appena atterrati, così da eliminare possibilità di contagi. E poi verranno i residenti sul nostro territorio o chi deve rimanervi per più di quattro giorni», aveva detto Giuseppe Catanoso direttore sanitario di Ats Insubria. Ma grazie agli spazi aumentati adesso nessuno verrà lasciato indietro.

Positivi il 4%

Rimane comunque l’invito a segnalarsi in modo preferenziale alle Ats di riferimento, così da essere ricontattati il prima possibile, tendenzialmente entro 48 ore. «I controlli sui rientri – sostiene Gallera – sono molto importanti perché stanno restituendo il 4% di positivi a fronte dell’1 registrato sul territorio, aree più a rischio comprese». Ecco perché Regione Lombardia si sta impegnando a implementare al massimo questo servizio. Nella giornata di oggi, infatti, sono stati effettuati 200 test all’ora e da domani «arriveranno a 300», promettono.

Tamponi a Malpensa solo per lombardi e stranieri. E’ polemica tra i passeggeri

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