Malpensa, allestiti i tendoni per i tamponi. E Gallera scarica le colpe su Sea

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MALPENSA – Sono stati montati questa mattina, 18 agosto, nell’area Arrivi del Terminal 1 di Malpensa i tendoni dove i viaggiatori che arrivano da Malta, Grecia, Spagna e Croazia potranno fare il test virologico a partire dal giovedì. Intanto scoppia la polemica tra Giulio Gallera, assessore alla Sanità di Regione Lombardia, e il gestore aeroportuale Sea sul ritardo con cui gli aeroporti lombardi si sono uniformati alle direttive ministeriali per i viaggiatori di rientro dai Paesi a rischio.

Tendopoli a Malpensa

La Protezione civile della Provincia di Varese, coordinata dal consigliere delegato Alberto Barcaro e con il supporto dell’Associazione nazionale alpini e i volontari di Gazzada, ha allestito questa mattina i gazebo davanti alle uscite 9 e 10. Da giovedì 20 agosto, all’aeroporto di Malpensa ci saranno attive tre postazioni che faranno per otto ore al giorno i tamponi. Ma per evitare attese infinite la via maestra rimane la prenotazione sul sito dell’agenzia di tutela della salute. «La via privilegiata è quella di prenotare il tampone andando sui siti della Ats, è molto semplice, viene data una risposta in poche ore», rende noto Gallera. «Si può fare anche dall’estero prima di rientrare per evitare code ed assembramenti». In breve tempo, verrà fissato l’appuntamento nel presidio più vicino a casa, anche con la formula del Drive Trough. Per chi arriva in Lombardia dall’estero, in particolare dalla Croazia, in treno o in auto, l’appello è invece al senso di responsabilità poiché «a oggi il Governo non ha previsto uno strumento di identificazione alle frontiere per chi arriva in auto, in autobus o in treno». Sta al buon senso di chi arriva fare la prenotazione online o al telefono che garantisce il tampone in 48 ore dal rientro a casa.

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Gallera scarica le colpe

In merito al ritardo nella partenza degli screening a Malpensa, l’assessore Gallera ha precisato che non è responsabilità di Regione Lombardia, ma di ministero della Salute e del gestore aeroportuale. «Il tema degli aeroporti – ha dichiarato ai microfoni di Rtl – è legato al fatto che i gestori degli aeroporti sono Sea, che in questo caso è il Comune di Milano, e la sanità aeroportuale che è gestita dagli Usmaf che è il ministero della Salute: noi avevamo già chiesto se erano in grado di attivare la realizzazione dei tamponi già dal 14 e di fronte alla loro dichiarazione che non avevano uomini, che non avevano test è chiaro che siamo corsi in soccorso a chi doveva essere principalmente deputato a fare questa attività». E ha aggiunto: «Noi abbiamo fatto altri screening non solo in aeroporto, anche a Roma sono residuali e ne hanno fatti 800 sulle oltre 3000 persone che arrivano tutti i giorni». Detto questo, Gallera ha assicurato che la situazione in Lombardia «è sotto controllo e in questi giorni è anche migliore rispetto ad altre regioni come Lazio e Veneto».

La risposta di Sea

Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, ha subito respinto le accuse: «In relazione ai presidi sanitari per l’effettuazione dei tamponi in aeroporto ai passeggeri in arrivo da Grecia, Spagna, Malta e Croazia, Sea comunica che – come tra l’altro correttamente riportato dai media giovedì 13 agosto – la società si è immediatamente messa a disposizione degli enti competenti per l’individuazione e l’allestimento delle aree da dedicare a tale attività. Pertanto nessun eventuale ritardo nell’esecuzione dei tamponi può essere imputato a Sea che, in qualità di gestore aeroportuale, non può far altro che essere di supporto logistico alle autorità sanitarie».

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