Busto, lascia il dirigente ai lavori pubblici: PNRR senza “testa”. Tensioni col sindaco

BUSTO ARSIZIO – La macchina del PNRR di Palazzo Gilardoni rimane senza “testa” proprio nel bel mezzo della partita più delicata di questa fase amministrativa. Da oggi, 30 marzo, il comune è rimasto senza il dirigente del settore dei lavori pubblici, che dal 1° marzo era anche responsabile per tutti gli atti relativi al PNRR: l’architetto Fedele Mora, in carica da pochi mesi, ha rassegnato le dimissioni. L’incarico è stato riaffidato ad interim ad un altro dirigente, Roberto Brugnoni, ma è già caccia al sostituto: i primi colloqui per selezionare il nuovo dirigente sono stati fatti.

Gli scontri con l’assessore

I soliti ben informati nei corridoi del Municipio parlano di «incompatibilità ambientale» con l’assessore di riferimento, il sindaco Emanuele Antonelli, con cui avrebbe avuto non pochi scontri. Una grana non da poco per Palazzo Gilardoni, perché l’architetto Mora, nell’ambito del rimpasto dei dirigenti varato a fine febbraio, era stato messo a capo della struttura che si occupa dei bandi del PNRR. Mentre si cerca il sostituto, lunedì prossimo, 4 aprile, è già in programma un vertice tra sindaco, assessori e dirigenti per serrare le fila sulle prossime incombenze legate ai bandi.

Ruolo chiave

«È un ruolo determinante» ammette lo stesso sindaco Emanuele Antonelli, parlando della dirigenza rimasta scoperta. «I tempi saranno stretti. Speriamo di trovare la persona giusta». Serve una transizione rapida, perché Busto non può permettersi di lasciare a mezzo servizio la casella chiave della macchina comunale che sovrintende ai bandi del PNRR. Se il Comune di Busto Arsizio fosse una squadra di calcio, sarebbe come perdere il centravanti titolare nel momento clou della stagione. Ed è vero che il sindaco Antonelli è milanista, ma qui la filosofia della dirigenza rossonera di andare avanti con quello che c’è in casa, come quando si sono infortunate due pedine fondamentali come Kjaer e Ibrahimovic, non può bastare, soprattutto se si vogliono portare a casa i milioni del Next Generation EU.

Il turnover

L’architetto Fedele Mora era in carica dallo scorso 6 ottobre. Lunedì 28 marzo ha «comunicato di esercitare la facoltà di recedere dal rapporto di lavoro», ovvero ha dato le dimissioni, come previsto dal contratto, per tornare al suo precedente incarico in Regione Lombardia. Aveva preso il posto dell’ingegner Erasmo Nocco, che a sua volta aveva lasciato pur rimanendo per un periodo in affiancamento al suo successore. Da oggi, 30 marzo, ha preso il suo posto ad interim l’architetto Roberto Brugnoni, che però ha anche già in carico le responsabilità sui settori Servizi generali e cimiteriali, Ambiente ed Ecologia, Sicurezza e Atem.

Momento clou

Ecco perché serve una soluzione in tempi rapidi per evitare di lasciare scoperta una “casella” strategica in un momento di particolare stress per il settore delle opere pubbliche. Tanto che lo stesso sindaco di Busto, non più tardi della scorsa settimana, aveva invocato uno slittamento delle scadenze del PNRR, anche in riferimento al caro-materie prime che sta facendo esplodere i costi dei cantieri. Un argomento in linea con le prese di posizione di altri autorevoli colleghi, tra cui quella del sindaco di Firenze Dario Nardella.

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