Busto, l’ex Fidal Romano Pinciroli: «Pista di atletica inaugurata non omologata»

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BUSTO ARSIZIO – Pista di atletica: tutto a posto. Tranne l’omologazione. Che non c’è. E che, trattandosi di un impianto sportivo dalle grande potenzialità, non è certo un dettaglio da poco. «Tanto che – tuona Romano Pinciroli, ex consigliere regionale della Fidal – avevo detto all’amministrazione che sarebbe stato meglio non fare l’inaugurazione, finché ogni dettaglio non fosse stato sistemato. Oggi, infatti, abbiamo la pista, ma non si può pensare di programmare o organizzare una manifestazione ufficiale».

Il problema non è la domanda

L’omologazione è un po’ come gli ultimi metri prima del traguardo: se ti giochi bene lo sprint  vinci, altrimenti tutto quanto di buono è stato fatto in gara viene vanificato. «E il rischio – spiega Pinciroli – che l’importante investimento fatto da Palazzo Gilardoni s’impianti sulle gambe per la mancanza del certificato di omologazione. Visto che occorre anche fare chiarezza su alcune situazioni legate alle gestione della struttura e delle attrezzature».

La domanda per avere la certificazione Fidal è stata inoltrata dall’ufficio di competenza. busto romano pinciroli«Però – continua Pinciroli, che di quell’impianto conosce vita, morte e miracoli (fatti negli anni per realizzarlo e tenerlo in buone condizioni) – il punto è un altro». A spiegare come avviene l’omologazione è proprio Pinciroli: serve innanzitutto l’ok del Politecnico per il nuovo manto, che verrà carotato e analizzato dal personale specializzato su incarico della Fidal. Una volta ottenuto il via libera entra in campo la Fidal stessa, che con un proprio emissario fa un sopralluogo all’impianto per verificare che sia tutto in ordine. Ma cosa significa questo? «Che ci deve essere, e oggi manca, prima di tutto la recinzione così da dividere il campo interno dall’anello. Poi c’è tutto il discorso dell’attrezzatura – continua Pinciroli – giavellotti, pesi, sacconi, aste e asticelle, oltre agli ostacoli, che devono essere tutti identici».

Il mistero dell’attrezzatura

Dopo l’elenco c’è un altro problema: tutta l’attrezzatura necessaria c’è o non c’è all’impianto di Sacconago? Se lo è chiesto anche Pinciroli, il quale ha girato la domanda all’assessore alla partita. Risposta: «Nessuno lo sa – prosegue Pinciroli – poiché mi ha detto Laura Rogora che un po’ di settimane fa ha chiesto di avere un inventario degli attrezzi presenti all’impianto, ma non ha avuto alcuna risposta. Nessuno ha il quadro preciso rispetto all’omologazione».

Anche con l’inventario alla mano la questione non sarebbe del tutto risolta: «Perché da quanto so non c’è tutta l’attrezzatura necessaria richiesta dalla Fidal per concedere l’omologazione. Quindi, chi l’acquista? Il Comune? A oggi non ci sono risposte». Se non che i lavori di riqualificazione sono costati 850 mila euro. «Ma – conclude Pinciroli – non è finita lì. Se si vuole tenere fede alle parole spese durante l’inaugurazione».

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