Busto, l’assessore Maffioli: «Le Civiche raccolte protagoniste della cultura»

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BUSTO ARSIZIO – Nell’ambito degli investimenti che l’amministrazione comunale ha da tempo avviato nel settore delle politiche culturali, con una particolare attenzione ai “luoghi” della cultura, l’assessore alla partita Manuela Maffioli promuove una ridefinizione di ‘Uno spazio per l’arte’, progetto che, dal 2014 al 2018, ha portato negli spazi delle Civiche Raccolte d’arte di Palazzo Marliani Cicogna ben diciotto mostre tra personali e collettive, dedicate a pittura, grafica, scultura, ceramica d’arte, che hanno suscitato interesse e buon afflusso di pubblico.

«Le Civiche raccolte al centro della scena regionale e nazionale»

«Dopo il rilancio della Biblioteca, con il rinnovamento di alcune sale, il ripensamento in corso sugli spazi e con l’introduzione, nei prossimi mesi, di nuovi servizi, e dopo l’attenzione dedicata al Museo del Tessile, che ha ospitato e ospiterà mostre di fiber art di grande livello qualitativo, è ora il momento delle nostre Civiche raccolte, che vorrei portare sempre più al centro della scena culturale regionale e nazionale – osserva Maffioli – tenendo fede alla parola chiave ‘luoghi’ lanciata agli ‘Stati generali della cultura’ dello scorso dicembre. La valorizzazione dei luoghi, ‘contenitori’ di saperi e bellezza, passa anche attraverso un ulteriore miglioramento dei contenuti. Lo scopo è rendere Busto, quinta città della Lombardia, sempre più protagonista nel panorama culturale regionale e nazionale, facendo leva sulla declinazione della cultura come forte elemento di sviluppo e crescita del territorio. Da qui lo sforzo per un ulteriore impulso all’attività espositiva e a quella delle relazioni interistituzionali culturali».

Arriva una nuova consulta di esperti

Le novità che saranno introdotte riguardano essenzialmente la struttura della consulta di esperti incaricati della valutazione delle proposte da ospitare nel museo, per i quali per esempio viene introdotta la scadenza di mandato, con possibilità di riconferma. La nuova consulta sarà composta da due componenti nominati dall’assessore con delega ai Musei, d’intesa con il sindaco, scelti sulla base della valutazione di curricula ed esperienza nel settore, a seguito di specifico avviso pubblico a cui potranno rispondere anche gli attuali componenti della consulta, dei quali uno assumerà il ruolo di coordinatore e di referente nei confronti dell’Amministrazione comunale; due componenti esperti in discipline artistiche, scelti tra i docenti del liceo artistico Candiani, a cura del dirigente scolastico dello stesso liceo; un rappresentante di un’associazione giovanile cittadina, scelta tra quelle la cui attività verta in particolare su temi culturali e artistici; il direttore (o funzionario responsabile) del Settore Musei, il conservatore e il responsabile delle attività didattiche dei civici musei. Nella delibera approvata in settimana dalla giunta di palazzo Gilardoni si prevede anche che i componenti esterni all’amministrazione comunale saranno chiamati a operare a titolo gratuito e che resteranno in carica per due anni con eventuale riconferma per un massimo di tre mandati (6 anni). Dopo tre assenze alle riunioni, il componente esterno decadrà dal ruolo e sarà sostituito con un nuovo componente entro 30 giorni dal decadimento. Altra importante novità riguarda i compiti dalla consulta, che, oltre a valutare le candidature pervenute da parte degli artisti, potrà a sua volta proporre iniziative espositive, anche in collaborazione con altri enti o istituti culturali. Un altro elemento utile anche a creare contatti con critici d’arte ed esperti a livello nazionale e internazionale sempre con l’obiettivo di un miglioramento complessivo dell’offerta culturale cittadina. Il tutto entrerà in vigore dal 1 gennaio 2020 per consentire all’attuale comitato di completare l’attività in corso.

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