Busto, maxi-investimento per la sicurezza: 465mila euro per otto telecamere hi-tech

BUSTO ARSIZIO – Maxi-investimento dell’amministrazione comunale per il nuovo sistema di videosorveglianza all’avanguardia che, grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale, consentirà di blindare i punti più critici della città. Il progetto di fattibilità prevede un costo complessivo dell’operazione pari a 465mila euro, da richiedere al ministero degli interni nell’ambito del patto per la sicurezza urbana. Sono otto le telecamere ad alta risoluzione che si prevede di installare, posizionate su supporti esistenti o su pali singoli, in punti stabiliti di concerto con le forze dell’ordine.

I punti critici

Non solo le quattro piazze principali del centro (San Giovanni, Santa Maria, Garibaldi e Vittorio Emanuele), come aveva già annunciato l’assessore alla sicurezza Max Rogora, ma anche piazza Trento e Trieste, le due stazioni ferroviarie (le Nord in via Vincenzo Monti e le FS in piazza Volontari della Libertà) e il Museo del Tessile in via Galvani. Il costo stimato dell’intera operazione, che ha avuto il via libera in giunta ieri, 12 ottobre, è di ben 465mila euro, di cui 275mila circa per le telecamere dotate di sensori multifocali e 30mila per le opere stradali, a cui aggiungere poi altri oneri, Iva, ma anche 45mila euro per il contratto di manutenzione quinquennale.

Il raggio d’azione in piazza San Giovanni

Alta definizione delle immagini

Quello a cui mira la giunta Antonelli è «un nuovo e più efficace impianto di videosorveglianza che consenta la visione dei contesti del territorio comunale più esposti al degrado urbano o ad atti di criminalità ma anche, contestualmente, la focalizzazione di contesti più circoscritti che possano consentire la miglior definizione delle azioni perpetrate e quindi di poter risalire più agevolmente agli autori delle medesime», grazie alla tecnologia per il riconoscimento facciale. Un altro vantaggio è che gli «interventi potrebbero essere garantiti in tempo reale o anche, successivamente, tramite esplorazione dei dati immagazzinati».

Efficaci contro degrado e spacciatori

L’obiettivo è contrastare i fenomeni specifici che riguardano la sicurezza urbana e caratterizzano la zona centrale, come si legge nella relazione allegata al progetto: «Reati contro il patrimonio o gli arredi urbani (furti o danneggiamenti), degrado urbano spesso causato da gruppi devianti, illeciti commessi durante la circolazione stradale con grave pregiudizio alla sicurezza dell’utenza e situazioni di criticità viabilistica connessa ai rilevanti flussi di traffico, continue azioni di spaccio di sostanze stupefacenti».

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