Busto, Miniartextil ha chiuso col botto: sono stati oltre 1200 i visitatori

busto miniartextil visitatori

BUSTO ARSIZIO – Questa è ancora la città del tessile e Miniartextil, che si è chiusa con un ottimo successo di pubblico, ha confermato da un lato, che l’idea di portare a Busto la mostra è stata un’intuizione azzeccata e dall’altro, che la città, ha certamente meno ciminiere fumanti, ma ancora imprese e imprenditori che portano avanti la tradizione, rispondendo però alle sfide contemporanee con innovazione, qualità e investimenti. Insomma il settore tessile a Busto non è morto, piuttosto è cambiato.

Il gran finale

busto miniartextil visitatoriC’erano moltissimi bambini nelle sale del Museo tessile per l’ultimo giorno di Miniartextil, andato in scena ieri, domenica 10 giugno. Piccoli affascinati dalla mostra, ma anche presi dai laboratori a tema preparati per loro. E quello dei giovani è stato uno dei segreti del successo, come spiega l’assessore Manuela Maffioli: «Abbiamo voluto coinvolgere gli studenti con visite guidate e laboratori ad hoc gestiti dal servizio di didattica museale, proprio per contribuire alla loro educazione alla bellezza e all’arte. Bambini stimolati ad osservare le opere d’arte, bambini che dimostrano curiosità e interesse davanti a materiali e a forme insolite, bambini che provano a loro volta a sperimentare con colori, fili, fibre, saranno senza dubbio giovani e adulti sensibili alle proposte artistiche e culturali in generale». E a dare la dimensione del successo sono proprio i numeri. In un mese la mostra è stata vista da 1250 persone,  di cui 160 studenti. Numerosi anche i gruppi organizzati, dai commercianti, agli industriali di Univa, dagli “studenti” dell’Università cittadina, agli appassionati di fotografia, dai dipendenti Agesp, agli sponsor. Sono state un successo anche le visite guidate del sabato e della domenica pomeriggio: «Sono davvero soddisfatta, sono numeri importanti per Busto e per una mostra alla prima edizione per il nostro territorio.

Identità e futuro

busto miniartextil visitatoriLa mostra è piaciuta non solo per il suo aspetto artistico, ma anche perché parla della nostra cultura, della nostra identità, strettamente legate e determinate dal tessile», ha spiegato l’assessore, che prima di concludere ha ringraziato i privati che in questa occasione hanno dato il proprio contributo e ha rilanciato l’appello alle associazioni che utilizzeranno le sale del museo ad averne la massima cura. «Ospitare una mostra d’arte tessile, al netto della bellezza, è un omaggio alla tradizione, ma anche un modo per dimostrare che questo settore imprenditoriale si può declinare anche come espressione artistica. Un modo quindi per celebrare il passato, ma soprattutto per dire che oggi il tessile è vivo, è ancora fatto di lavoro, ma anche di qualità e innovazione. E non potrebbe essere altrimenti qui a Busto, città nella quale il tessile ha permeato tutta la nostra cultura e perfino il nostro linguaggio».

 

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