Busto, ora Maggioni e il PD tendono la mano a 5 Stelle e Verdi: «Alleiamoci»

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Maurizio Maggioni e Paolo Pedotti

BUSTO ARSIZIO – Centrosinistra unito, ultima chiamata: Maurizio Maggioni e il PD tendono la mano alla coalizione M5S/Verdi. «Ho prospettato in queste ore alla coalizione Cinque Stelle – Europa Verde la mia disponibilità ad un eventuale accordo programmatico e politico per le Amministrative di Busto Arsizio». Dopo il passo indietro di Amanda Ferrario, pentastellati e Verdi stanno chiudendo la lista e scegliendo il loro candidato sindaco, ma i Dem provano il “contropiede” per tentare in extremis di mettere in campo «una proposta elettorale condivisa» che possa approfittare delle divisioni nel centrodestra dopo lo strappo di Gigi Farioli.

I precedenti

Nei mesi scorsi erano stati effettuati diversi tentativi di trovare l’unità del centrosinistra, anche su spinta di una petizione di cittadini. Ma dopo diversi incontri le posizioni erano rimaste distanti, con il PD fermo sulla candidatura di Maurizio Maggioni e M5S-Verdi a sostegno della figura civica di Amanda Ferrario, preside dell’ITE Tosi. Il passo indietro di quest’ultima, per motivi di salute, ha evidentemente cambiato la situazione. Ora tocca a M5S-Verdi rispondere.

Il comunicato di Maggioni e del PD

Ho prospettato in queste ore alla coalizione Cinque Stelle – Europa Verde la mia disponibilità ad un eventuale accordo programmatico e politico per le Amministrative di Busto Arsizio.

L’obiettivo della mia candidatura da quando mi sono proposto, è quello di avvicinare il Comune ai cittadini, sempre più sfiduciati, di assicurare una Giunta che lavori per obiettivi di sostenibilità e che garantisca trasparenza e professionalità.

Guardando innanzitutto alla città ed ai suoi problemi, più che alle dinamiche politiche nazionali, penso che sia necessario sperimentare un tentativo di accordo cittadino, dopo che Amanda Ferrario non ha più potuto proseguire negli impegni della sua candidatura per motivi di salute.

È importante valutare la possibilità di un percorso che raccolga il contributo di coloro che vogliono fermamente cambiare l’amministrazione di questa città e che le vicende precedenti hanno diviso.

Le storie e gli elettorati del PD, del M5S e di Europa Verde sono distinti e fanno riferimento a fasce di elettori con diverse aspettative: nel rispetto di queste differenze, consideriamo le priorità dei problemi cittadini, soprattutto l’esigenza di garantire una svolta nelle direzione del Comune da quasi trent’anni diretto dal centrodestra, ora orientato a favore di forze sovraniste e contrarie alle nuove politiche europee.

Mi auguro quindi che, anche nel breve tempo rimasto, si valuti se sia possibile una proposta elettorale condivisa anche per suscitare la più ampia e fiduciosa collaborazione dei cittadini, e soprattutto un programma di lavoro che si sviluppi anche dopo la tornata elettorale, che mantenga l’autonomia dei diversi profili, che coinvolga la società civile e che operi per un cambiamento nel governo delle istituzioni comunali.

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