Busto, spacca i vetri in ospedale e tenta di rubare la pistola a un poliziotto. Arrestato

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BUSTO ARSIZIO – Sfascia a pugni le vetrate degli spogliatoi del personale medico e tenta di rubare la pistola a uno degli agenti intervenuti per fermarlo: arrestato. E’ accaduto nella serata di ieri, venerdì 22 novembre, in ospedale a Busto Arsizio. L’uomo è un volto noto; quanto meno è un volto noto in ospedale dove, stando al personale, continua a dare problemi. Due giorni fa, giovedì 21 novembre, era già balzato agli onori della cronaca costringendo gli uomini della polizia di Stato del commissariato di Busto a un triplice intervento: prima aveva cercato di strangolare una barista in largo Giardino, poi aveva minacciato i poliziotti e l’equipaggio dell’ambulanza intervenuto per calmarlo, quindi aveva dato in escandescenza in Pronto Soccorso.

Era già stato denunciato

Il 53enne italiano parrebbe essere un abituale frequentatore del Pronto Soccorso di Busto Arsizio, nonché costante fonte di problemi. Ieri sera l’uomo, con precedenti, sarebbe salito al nono piano del padiglione polichirurgico. Una volta lì, ha iniziato a spaccare a pugni le vetrate che proteggono gli spogliatoi del personale, forse per rubare qualcosa. A dare l’allarme sono stati alcuni medici che hanno sentito degli strani rumori (erano i vetri infranti) provenire da un’area che avrebbe dovuto invece essere tranquilla. Sul posto è arrivata la polizia di Stato. L’uomo, stando ai testimoni, avrebbe accolto i poliziotti con insulti e minacce. Avrebbe persino cercato di rubare la pistola a uno degli agenti che cercavano di bloccarlo. L’agente non si è lasciato sorprendere e si è difeso benissimo, evitando il peggio nonostante la furia del cinquantatreenne. L’uomo è stato quindi fermato e arrestato: dovrà rispondere di resistenza e danneggiamento.

Resterà in carcere

L’arresto del 53enne è stato convalidato nella mattinata di oggi, sabato 23 novembre, in sede di direttissima dal tribunale di Varese. Il giudice ha disposto a carico dell’uomo la misura di custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pubblico ministero dal pubblico ministero Rossella Incardona che ha coordinato l’intervento. Il 53enne ha alle spalle una sfilza di precedenti. Negli anni è stato più volte fermato con l’accusa di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, era stato arrestato per estorsione a carico dei famigliari (ha il divieto di avvicinarsi ai congiunti) e era stato colto in flagranza mentre rubava nell’abitazione di una conoscente. La notizia della custodia in carcere è stata accolta con estremo sollievo dal personale ospedaliero. 

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