Da Palermo a Busto per rapinare l’Ubi Banca: ma erano seguiti dalla polizia

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BUSTO ARSIZIO – Pendolari della rapina. I quattro rapinatori arrestati nella mattinata di oggi, martedì 8 ottobre, dopo aver tentato una rapina alla sede di Ubi Banca di corso Italia a Busto sarebbero dei professionisti del “settore”. Tutti palermitani, hanno precedenti specifici. La loro tecnica? Spostarsi in diverse zone per mettere a segno il colpo e poi sparire. Lontano.

Il piano:immobilizzare tutti per aspettare l’apertura del caveaux

La banda era oggetto di un’indagine più ampia condotta dalla squadra mobile della questura di Milano. Di fatto i poliziotti li stavano seguendo e quando hanno capito che si stavano dirigendo verso l’obbiettivo bustocco, a bordo di un’auto a noleggio, hanno allertato i colleghi del commissariato di Busto Arsizio. Che si sono fatti trovare pronti. Dell’aspetto pregresso dell’inchiesta, del perché cioè i malviventi fossero già nel mirino degli inquirenti milanesi, gli investigatori tacciono ogni particolare. Non c’è dubbio invece su quale fosse l’intenzione dei quattro: nell’auto usata dalla banda sono state trovate parrucche, occhiali scuri e sciarpe per coprirsi il viso. Tutti e quattro i malviventi, inoltre, avevano i polpastrelli delle dita coperti di colla per non lasciare impronte. Altro dettaglio non trascurabile: sempre nell’auto della banda sono state trovate delle fascette di plastica da elettricista che il gruppo avrebbe usato, stando agli inquirenti, per immobilizzare tutti i presenti in attesa dell’apertura del caveaux. Puntavano insomma al colpo grosso. Li hanno fermati prima. Sono tutti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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