Busto, Passaparola non si ferma più: 350 famiglie aiutate e nuova sede in arrivo

BUSTO ARSIZIO – L’emergenza alimentare chiama, Passaparola risponde. L’associazione guidata da Devis Martinello continua a crescere e a ricevere riconoscimenti per la sua attività di distribuzione dei pacchi alimentari (compreso il fresco, servizio molto apprezzato). Sono ormai 353 le famiglie aiutate a Busto Arsizio, in tutto 627 nel territorio seguito dai volontari, che nel frattempo sono diventati in tutto 60. Un percorso che non si ferma: la prossima “tappa” sarà Milano, con Passaparola che andrà a portare coperte e pasti caldi ai clochard nelle vie del centro. «Sta facendo un bel lavoro a sostegno delle famiglie in difficoltà – spiega l’assessore all’inclusione sociale di Busto Arsizio Osvaldo Attolini – le realtà del volontariato come Passaparola sono il nostro sensore del bisogno sul territorio». E sta per risolversi anche il problema della sede: l’associazione ha fatto domanda per il bando di assegnazione dello stabile comunale di via Ferrer, già sede dell’Anpi.

Le famiglie aiutate

La forza di Passaparola è sintetizzata nei numeri. A Busto Arsizio sono 353 le famiglie (424 bambini e 881 adulti) che vengono aiutate con la distribuzione degli aiuti alimentari, a cui si aggiungono 57 famiglie a Somma Lombardo e 71 famiglie a Gallarate. In tutto il territorio toccato da Passaparola, sono 627 le famiglie aiutate, per un totale di 1507 adulti e 888 bambini. Famiglie in difficoltà, che trascorreranno un Natale un po’ più sereno anche grazie ai volontari dell’associazione bustocca. Passaparola è attiva nei comuni di Busto Arsizio, Gallarate, Somma, Legnano, Cislago, Saronno, Meina, Besozzo. «Stiamo allargando il giro anche su Milano – annuncia Devis Martinello – prima della fine dell’anno faremo un percorso nelle vie del centro di Milano per portare coperte e piatti caldi ai senzatetto».

I riconoscimenti

La crescita di Passaparola è anche nei numeri dei volontari attivi, ormai saliti a quota 60, impegnati a rotazione. Erano una quarantina quest’estate, quando l’associazione si ritrovò per festeggiare al Museo del Tessile. Nel frattempo sono arrivati riconoscimenti ufficiali dai comuni di Busto Arsizio e Gallarate (nel corso della giornata cittadina della Riconoscenza) e in vista del Natale sono state consegnate delle pergamene a tutti i volontari e alle associazioni che hanno collaborato con Passaparola, tra cui gli Scout 33, «che ci hanno dato un aiuto preziosissimo», e Comunità Giovanile. «Siamo ospiti un po’ di tutti – ammette Devis Martinello – stiamo facendo un lavoro bello e dettagliato, molto capillare, in collaborazione e sinergia con le Caritas, il Centro aiuto alla vita, i centri antiviolenza, i Sert». Tra i volontari impegnati nella distribuzione degli aiuti alimentari c’è anche il consigliere comunale Orazio Tallarida: «Sono io che devo ringraziare Passaparola per avermi dato l’opportunità di fare qualcosa per la mia città».

Una nuova sede?

L’associazione in questo momento è ospitata all’oratorio di Madonna Regina, dove si è avviata una proficua collaborazione con la Caritas parrocchiale. Ma presto potrebbe trovare una nuova “casa” in città. Passaparola ha infatti partecipato al bando pubblico per l’assegnazione in concessione dello stabile comunale di via Ferrer, ex sede dell’Anpi. Un’occasione che era stata prospettata dall’assessore Attolini, a cui Martinello e C. avevano bussato alla porta per poter ottenere uno spazio fisso per la propria attività. Il bando si chiude oggi, 24 dicembre. Nei prossimi giorni si saprà se Passaparola se lo sarà aggiudicato.

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