Busto: petizione in via Caprera. Basta parcheggio selvaggio

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BUSTO ARSIZIO – Una petizione per via Caprera: contro il parcheggio selvaggio, per il troppo traffico e gli asfalti dissestati. Ma anche per marciapiedi occupati dalle auto e invasi dai rami. I residenti non ne possono più, si sono organizzati in un comitato e stanno raccogliendo le firme.

Sono tanti i problemi che affliggono la strada che collega via Mameli con i Cinque Ponti. E’ questa un’arteria strategica, poiché molto trafficata da chi deve raggiungere il tribunale, ma anche la sede dei sindacati. La preoccupazione dei residente è poi amplificata anche dall’arrivo della nuova Coop. Il supermercato, infatti, sta nascendo proprio a ridosso della via in questione. La raccolta firme è quindi la prima azione coordinata. E una volta che la petizione è stata sottoscritta da chi abita in quella via, i moduli verranno consegnati alla comando di polizia locale. L’obiettivo è chiaro: smuovere le acque, portare l’attenzione su una situazione già in questo momento poco sostenibile. E che potrebbe peggiorare quando la Coop diventerà operativa. Il timore dei cittadini, infatti, è che via Caprera venga utilizzata dai camion che forniranno le merci al supermercato.

I problemi

«Innanzitutto la viabilità – spiega Luigi Scazzosi, un residente – Constatiamo problemi di traffico intenso legati alla vicinanza con il tribunale e i sindacati. Non osiamo immaginare la situazione quando aprirà la nuova Coop». Ma se il domani preoccupa, il presente non lascia dormire sonni tranquilli. Via Caprera, infatti, pur essendo strategica nella viabilità cittadina, è una strada a due corsie. Ma solo in teoria. «Perché – spiega il residente – ai lati ci sono sempre parcheggiate file di auto che riducono gli spazi della carreggiata. Basta star lì a osservare quanto accade, soprattutto nelle ore di traffico intenso, per rendersi conto dei pericoli». Il rischio che le macchine che viaggiano in opposta direzione e chi si scontrino è all’ordine del giorno secondo i racconti della gente. Senza contare le avventure di chi transita lungo la via in bicicletta e costretti a schivare ora le auto in transito, ora quelle parcheggiate “alla carlona”. Insomma quasi una roulette russa su due ruote.

La petizione che in questi sta girando in via Caprera però non vuole essere solo di protesta, ma anche propositiva. Tra le richieste c’è il desiderio che venga in qualche modo ridotta la portata del traffico, ma anche eliminata almeno una fila di parcheggi, imponendo la zona disco. Questo consentirebbe una maggior rotazione dei posti auto e darebbe maggiori possibilità di sosta, riducendo così il far west del parcheggio “a ogni costo”. Infine, e non è un dettaglio, la manutenzione del verde. Lasciato così com’è, infatti, crea ulteriori situazioni di rischio, soprattutto a chi lungo via Caprera cammina, senza poter utilizzare i marciapiedi perché invasi da rami.

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