BUSTO ARSIZIO – “Si nota di più se andiamo o non andiamo”. Entrambe le cose.
Il famoso dubbio di Nanni Moretti ha probabilmente aleggiato durante il direttivo di Forza Italia di ieri sera, mercoledì 14 novembre, nella quale il partito ha deciso quale posizione prendere rispetto all’inaugurazione di piazza Vittorio Emanuele in programma sabato 17, alle 11.30. E alla fine il partito degli azzurri ha deciso di lasciare libertà di scelta e coscienza ai proprio assessori, consiglieri e tesserati. «Forza Italia è liberale e ognuno è libero di decidere cosa sia meglio per lui. Rispetto alla Lega siamo meno ideologici. Inoltre per noi la cosa che più conta è che sabato restituiamo alla città una piazza rimasta per anni un cantiere fermo». Questa la posizione dei berlusconiani riassunta dal coordinatore cittadino Carmine Gorrasi.
Parole che suonano quindi come un liberi tutti. Di partecipare o meno. Quindi si noterà chi sarà presente, ma anche chi deciderà di mantenere gli impegni personali e di lavoro precedentemente assunti e inderogabili e così “saltare” una cerimonia che, non intacca il valore dell’aver risolto un annosa incompiuta, ma comunque ha creato e crea più di un imbarazzo. E in Forza Italia pare che in molti abbiano già preso altri impegni per sabato mattina. Un modo di dissentire senza assumere una posizione pubblica che possa in qualche modo segnare una netta frattura col sindaco Antonelli, benché siano in molti tra i berlusconiani a non condividere come è nata e si è sviluppata la faccenda dell’inaugurazione della piazza.
Il sondaggio di Malpensa24
E cittadini che faranno sabato? Parteciperanno all’inaugurazione per riappropriarsi finalmente di un pezzo di centro città, per vedere da vicino il principe Emanuele Filiberto oppure diserteranno l’evento in segno di protesta per via di quella coincidenza tra il giorno della cerimonia e la firma delle leggi razziali da parte di un antenato del principe? Oppure nessuna delle due opzioni. Semplicemente più della piazza, del principe e dei Savoia, ci sono gli impegni familiari da assolvere.
Malpensa24 lo chiede ai suoi lettori attraverso un sondaggio che pubblichiamo qui.
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