Busto, Pink Stripes: «Carletto Reguzzoni accogliente. Il bando? Noi ci siamo»

busto 81 pink stripes

BUSTO ARSIZIO – Non entrano nel merito delle polemiche sul destino del campo di via Valle Olona. Chiariscono la loro posizione rispetto all’utilizzo in corso dell’impianto e alla volontà di collaborare anche con altre società in futuro e si dicono «pronti a partecipare al bando del Comune per poter continuare a utilizzare il Carletto Reguzzoni». Chi parla, a nome di tutta la società, è Giovanni Battista Gobbi, vicepresidente di Pink Stripes Busto, realtà di calcio femminile che in questi giorni in via Valle Olona sta portando avanti un progetto unitamente ad A.N.A.S. e all’oratorio San Luigi.

La Pink nota

Mi permetto di fare riferimento a un vostro recente articolo per chiarirne alcuni passaggi. O, almeno, la parte che riguarda il “sì” ricevuto dal piccolo progetto che abbiamo presentato in Comune.

Immagino che l’amministrazione e l’assessore Laura Rogora in particolare, abbiano valutato favorevolmente la nostra idea di aggiungere momenti “diversi” e all’aperto – specie in questo periodo – alla quotidianità del centro estivo organizzato dall’oratorio San Luigi, anche perché promossi insieme a un ente attivo nel sociale e non direttamente connessi alla nostra attività sportiva.

Parte della fortuna raccolta dalla nostra proposta, inoltre, sarà sicuramente dipesa dalla disponibilità a ospitarci espressa dal Busto 81, con cui avevamo addirittura discusso della possibilità di organizzare un “nostro” centro estivo vero e proprio, visto che da un precedente contatto con l’assessorato all’istruzione avevamo capito che le delibere regionali in materia di Covid avevano fortemente ridotto la ricettività di quelli abitualmente esistenti sul territorio.

Senza esitare, il Busto 81 ci aveva detto che avrebbe considerato volentieri l’utilizzo da parte nostra del campo di via Valle Olona come una sorta di compensazione per i mesi in cui non ne avevamo potuto godere – per le ragioni che tutti possiamo immaginare – , visto che quella era stata la nostra “casa” nella stagione appena conclusasi.

E anche qui vorrei fare una precisazione, credo doverosa. Non conosco i termini della convenzione che ha assegnato la struttura a chi l’ha gestita in queste stagioni e ci ha ospitato durante il nostro primo anno di vita, e non mi è chiaro se l’ uso o meno della parola “affitto” possa essere un vizio di forma, di sostanza o altro.

Ci siamo trovati bene

Quello che posso certificare è che la cifra che ci è stata richiesta per partecipare ai costi di gestione dell’impianto, ci è sembrata assolutamente congrua – opinione che continuiamo ad avere – e che dal primo giorno di allenamenti al fantomatico stop forzato, abbiamo sempre trovato tutto quello che ci era stato promesso, sia in termini di materiale che di disponibilità, anche quando la nostra strada si è incrociata con quella della Pro Patria, cosa che non abbiamo mai nascosto e di cui, anzi, siamo sempre stati felici e orgogliosi.

Tutto questo per dire che Pink Stripes non ha nessuna recriminazione da avanzare rispetto alle condizioni della stagione passata

Facciamo chiarezza sui rumors

… Colgo l’occasione per fare chiarezza su alcuni rumors che si rincorrono, sempre in merito all’impianto di via Valle Olona e alla prossima convenzione che ne regolerà la gestione.

Pink Stripes è una società giovanissima e unica nel suo genere in città, quindi faremo tutto quello che potremo per continuare ad avere uno spazio nostro e per averne di sempre maggiori in futuro, perché crediamo di poter coinvolgere moltissime giovani atlete nel nostro progetto sportivo-educativo.

Pronti a partecipare al bando

E il primo spazio che ci interessa è proprio il “Carletto Reguzzoni”, perché è stato il nostro primo campo e perché è stata una “casa” molto accogliente. Quindi, sì, stiamo valutando anche noi di partecipare al bando per la relativa assegnazione, ma lo faremo solo se sarà chiaro che poi potremo condividerne oneri e onori con una o più società interessate alla crescita del settore Femminile – penso alla Pro Patria in primis, che in quanto società professionistica dovrà Necessariamente averne uno, ma anche al Beata Giuliana, che da anni schiera una prima squadra “rosa”, anche se non in un campionato FIGC – o giovanile in genere – e qui non abbiamo nessun pregiudizio, a partire dal Busto 81 con cui ci siamo alternati sul campo in questi mesi per arrivare a un’eventuale convincente proposta dell’ultimo minuto.

aperti a dialogo e collaborazione

… Speriamo davvero che il bando in uscita ci consenta di stare ancora qui, come società ospite o come società ospitante, perché qualora le nostre piccole ma spiccate peculiarità ci consentissero di avere la gestione del “Carletto Reguzzoni”, noi non saremmo interessati a tenerlo tutto per noi. Perché, al di là dei costi e dell’impegno, ci sembrerebbe un insulto, in una città con così tanta “fame” di campi e con così tante realtà vive e dinamiche, vincolare un impianto così bello e significativo all’uso delle nostre ragazze, che non lo sfrutterebbe se non per un terzo al massimo del tempo possibile.

busto pink stripes busto 81 – MALPENSA24