Busto, retata contro il clan albanese dello spaccio: 22 arresti, 3 milioni di droga sequestrata

BUSTO ARSIZIO – Una retata con 22 arresti nelle province di Varese, Milano, Lecco, Bergamo e Novara ha smantellato un clan albanese dello spaccio di droga attivo nella zona del Basso Varesotto e dell’Alto Milanese. In campo dall’alba di oggi, 20 dicembre, ben 80 militari dell’Arma dei Carabinieri insieme alle unità cinofile per assicurare alla giustizia 20 cittadini albanesi e 2 italiani accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta dai Carabinieri di Busto Arsizio e coordinata dalla DDA di Milano e dalle Procure di Milano è Busto Arsizio, è stata ribattezzato “Turn Over” perché la caratteristica distintiva del clan era la continua sostituzione dei pusher che operano sul territorio con “manovalanza” fresca proveniente dall’Albania.

Il blitz

Dalle prime ore della mattinata di oggi, 20 dicembre, il Comando Provinciale Carabinieri di Varese sta eseguendo, nelle province di Varese, Milano, Lecco, Bergamo e Novara, 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 2 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari concesse dal G.I.P. del Tribunale di Milano, a carico di 20 cittadini albanesi e 2 italiani. Nell’operazione sono stati impiegati 80 militari unitamente ad una unità cinofila. L’indagine, denominata “Turn over”, relativa ad un’associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, è stata condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano e Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Sotto sequestro l’equivalente di tre milioni di euro di droga pronta per essere smerciata.

Il clan dello spaccio

È stata accertata l’esistenza di un sodalizio criminale già noto alle cronache poiché coinvolto in un fatto di sangue avvenuto nel novembre del 2016 a Canegrate, nel Legnanese. In quella circostanza, nel corso di una faida con un’altra compagine albanese per il controllo delle piazze di spaccio, avevano perso la vita due giovani pusher uccisi a colpi di arma da fuoco. Uno degli arrestati nel corso dell’odierna operazione è il fratello di una delle vittime di quell’episodio. L’attività investigativa è nata dell’arresto in flagranza di reato di un cittadino albanese trovato in possesso di 110 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 94,2 grammi, e della somma di 11.950 euro, effettuato dai militari della Compagnia di Busto Arsizio nel mese di giugno del 2020. Le successive attività, eseguite attraverso indagini sia di tipo tradizionale che tecnico, oltre a consentire la ricostruzione di una fitta rete di pusher operanti nei territori del basso Varesotto e dell’hinterland Milanese, hanno permesso di disvelare l’esistenza del sodalizio criminale in grado di movimentare e vendere al dettaglio rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti.

L’asse con l’Albania

Molti dei sodali sono legati tra loro da vincoli di parentela e l’associazione criminale si caratterizza per la capacità di fornire un costante ricambio ai pusher sul territorio, assicurando avvicendamenti ogni 3 mesi di soggetti provenienti dal loro paese d’origine. Da qui il nome “Turn Over” attribuito all’indagine. Lo spessore del gruppo criminale è evidenziato anche dalla minuziosa organizzazione interna, con sodali incaricati del supporto logistico in favore dei pusher provenienti dall’Albania, dell’approvvigionamento e trasporto della droga e del confezionamento delle dosi.

La logistica

Complessivamente sono state individuate tre abitazioni, sul territorio della Provincia di Varese, esclusivamente utilizzate quale “deposito” dello stupefacente e “laboratorio” per il confezionamento delle dosi. È emerso, inoltre, come il fatto che alcuni appartenenti al sodalizio criminoso fossero detenuti, non ha impedito agli altri di continuare, tramite gli affiliati, a gestire gli affari dell’associazione. Nel corso della fase investigativa sono stati arrestate in flagranza di reato sei persone e sequestrati complessivamente: 20 chilogrammi di cocaina, 10 di eroina, 81 chili di hashish e somme in denaro per 453mila euro, che sul mercato avrebbero fruttato all’incirca 3 milioni di euro.

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