Busto, salgono a 3 i decessi da Covid a La Provvidenza. Sono 25 i casi sospetti

BUSTO ARSIZIO – Salgono a tre i decessi per coronavirus all’istituto La Provvidenza. Mentre sono 25 gli ospiti della rsa, con sintomi riconducibili al virus su cui non è stato possibile effettuare il tampone, che sono al momento ricoverati in un’area protetta e isolata all’interno della struttura. Insomma la situazione resta davvero molto delicata e come scrive in una nota il presidente dell’istituto La Provvidenza Ambrogio Gobbi «la situazione nella struttura rispecchia il momento di incertezza che si sta riscontrando in Italia e in tutti gli altri paesi colpiti da Covid-19».

3 decessi, 25 positivi

Tre anziani, che nelle scorse settimane erano risultati positivi al Covid-19, sono purtroppo deceduti. Gli altri ospiti positivi sono tuttora ricoverati in una zona protetta con personale selezionato appositamente, formato e dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari. Tra i quasi 400 ospiti, sono inoltre stati isolati circa 25 casi di anziani con sintomi riconducibili al virus su cui non è stato possibile effettuare il tampone.

«Si stanno definendo in concerto con Ats le modalità e i tempi per poter effettuare l’esame – spiega Gobbi nella nota ufficiale – Tutti i casi sospetti sono in ogni caso stati isolati e monitorati costantemente, secondo anche le indicazioni fornite da Azienda sanitaria territoriale. Diversi operatori sono inoltre attualmente assenti per malattia; alcuni presentano sintomi influenzali e stanno pertanto seguendo il protocollo previsto dalle istituzioni sanitarie».

Il direttore generale Luca Trama, spiega che nonostante il delicato momento «tutti gli operatori presenti nella struttura stanno assistendo con dedizione e senso del dovere i nostri ospiti, cercando di alleggerire il più possibile questi momenti difficili per gli anziani». E’ il motivo per cui La Provvidenza ha istituito un servizio di videochiamate, prenotabili dai famigliari ed effettuate dagli operatori stessi, che consente agli anziani di mantenere un contatto importante con l’esterno.

Per supportare i propri dipendenti, che operano in una situazione estremamente delicata, l’istituto ha attivato un servizio di supporto psicologico disponibile due volte a settimane che possa consentire loro un confronto e il superamento di eventuali difficoltà emotive. Tale iniziativa nasce dalla volontà de La Provvidenza di tutelare innanzitutto la salute dei propri operatori, linfa vitale dell’Istituto; anche per questo continua la ricerca dei dispositivi di protezione individuale che possano consentire ai dipendenti di lavorare in sicurezza anche nelle prossime settimane.

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