Busto sott’acqua, diluvio di polemiche: dossi, sottopassi e tombini nel mirino

BUSTO ARSIZIO – Non c’è quiete dopo la tempesta, ma tante polemiche. Il nubifragio che ha allagato i sottopassi ma anche cantine e garage, e che ha trasformato le strade in fiumi in piena, fa tracimare lo scontro elettorale. Da un lato l’amministrazione che sottolinea l’eccezionalità della «bomba d’acqua» e si prepara a presentare gli interventi sollecitati ad Alfa dopo l’ultimo episodio di tre mesi fa, dall’altra le opposizioni che partono all’attacco sui ritardi degli interventi e sulle inefficienze mostrate da rialzi pedonali e pulizia dei tombini.

Dossi e tombini

Se da un lato le violente precipitazioni di ieri, domenica 19 settembre, si sono abbattute sulle agende della campagna elettorale costringendo ad annullare alcuni eventi tra cui il sopralluogo del sindaco Antonelli al sottopasso di Sant’Anna e quello sulle politiche di genere della coalizione Maggioni, dall’altro l’attivismo di candidati e liste ha un effetto da detonatore sulle già di per sé immancabili polemiche. Nel mirino, tra gli altri, l’effetto-diga provocato dai rialzi pedonali, segnalato già da diverso tempo a Sant’Edoardo, ma ora anche nei nuovi manufatti realizzati in viale Boccaccio e in via Deledda. «Eppure basterebbe prevedere degli scoli efficaci» fa notare Laura Bignami, candidata sindaco di Movimento per Busto, che denuncia le «numerose cantine allagate a Borsano» dove vive. «Ora ci auguriamo che i tombini vengano ripuliti al più presto altrimenti il rischio, se tra due giorni piove ancora, è di ritrovarsi in una situazione ancora peggiore».

Il dehors alluvionato

Danni importanti in diverse zone della città, dove l’acqua ha tracimato allagando cantine e garage. Tra i più colpiti, il dehors di un bar di via Padre Giuliani in centro a Sacconago, trascinato in mezzo alla strada dall’acqua che ha riempito la via come un fiume in piena. In via Ferrer una cittadina con la cantina allagata ha denunciato che i vigili del fuoco «hanno tentato di aprire le bocche di lupo sul marciapiede ma queste sono state cementate dall’ultima asfaltatura». In via Magenta, si legge in un post sui social, l’acqua “esondata” dalla strada fin sopra i marciapiedi è entrata nelle griglie e ha allagato le cantine. A Borsano il piazzale del cimitero si è allagato. «E noi nuotiamo» denuncia il fiorista.

Il “caso” dei sottopassi

Anche sui sottopassi tornano le polemiche. Il Movimento 5Stelle attacca: «Non si capisce perché Alfa e l’amministrazione non abbiano fatto ancora nessun intervento dopo l’ultimo allagamento di tre mesi fa, dove delle persone hanno rischiato la vita». Il sindaco Antonelli, da parte sua, annuncia che l’amministrazione si stava già muovendo per affrontare problemi annosi la cui soluzione non è proprio immediata. Come quello dell’allargamento dei sottopassi della ferrovia: «In seguito a quanto accaduto un paio di mesi fa, Alfa, che ha in gestione il servizio idrico, ha lavorato su un piano per risolvere definitivamente il problema e, come da programma, verrà presentato mercoledì 22 settembre».

Il dosso di via Deledda

Nel mirino di Laura Toia, candidata della lista civica “Progetto in Comune-Maggioni Sindaco”, finiscono il dosso e la nuova pista ciclabile di via Deledda. «Il dosso, tanto discusso e tanto voluto dall’attuale amministrazione, che tanto velocemente sono riusciti a realizzare in Via Deledda, diventata altrettanto famosa per le piste ciclabili e ciclopedonabili in essa recentemente sviluppate, con i suoi adiacenti tombini nuovi, non sono riusciti a contenere l’enorme volume di acqua violentemente caduta e che inevitabilmente si è riversata nel cortile di casa, allagando tutto il giardino, i box e gli annessi locali, trasportando insieme detriti e fango della strada. Polizia locale e Vigili del Fuoco non hanno potuto fare niente, considerando le altre numerose chiamate di emergenza». Per la candidata della lista civica «dosso e tombini evidentemente non hanno funzionato», una circostanza che fa scattare l’accusa all’amministrazione: «Non voglio più vedere un anziano che fatica da solo per ripulire casa sua dai danni, causati da una errata valutazione tecnica o semplicemente da un evento casuale».

M5S: «Intervenire con urgenza»

È stato un nubifragio molto intenso quello di ieri, un fenomeno con cui però ormai bisogna fare i conti, visti i cambiamenti climatici in atto.
Le nostre città sono state cementificate in modo intensivo e i pochi tombini che ci sono spesso risultato intasati.
Quello che non si capisce però è perché Alfa e l’amministrazione non abbiano fatto ancora nessun intervento. Dopo l’ultimo allagamento di tre mesi fa, dove delle persone hanno rischiato la vita, sarebbe stato opportuno intervenire con urgenza per mettere in sicurezza i sottopassi.
Se risolvere definitivamente il problema richiede investimenti ingenti e tempi non brevissimi, almeno migliorare la sicurezza sarebbe stato possibile con un intervento per implementare l’impianto semaforico aggiungendo segnalazioni luminose, oppure realizzando sbarre che si abbassano in caso di pericolo. È ovvio che per risolvere il problema idraulico serve un piano di investimenti e tempistiche più lunghe, ma un’amministrazione attenta sarebbe già intervenuta in modo più incisivo, almeno per controllare e pulire tutti i tombini e per migliorare la segnaletica.
Non si può aspettare che al prossimo nubifragio altre persone rischino la vita.

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