BUSTO ARSIZIO – Ha parlato per oltre due ore Angelo Persico, 52 anni, novarese, sposato e con precedenti specifici, arrestato lunedì 23 settembre a Malpensa dagli agenti del commissariato di polizia di Stato di Busto Arsizio, con l’accusa di aver posto in essere per mesi atti persecutori nei confronti di Alessia Orro, ventunenne giocatrice di pallavolo della Unet Yamamay di Busto Arsizio e della Nazionale di volley.
Ha parlato per due ore abbondanti
Persico è comparso alle 10 di oggi, mercoledì 25 settembre, davanti al gip del tribunale di Busto Arsizio Nicoletta Guerrero e non si è avvalso della facoltà di non rispondere. Paola Ranghino, il legale che lo assiste, ha presentato istanza di attenuazione della misura di custodia cautelare in carcere. Il gip chiederà il parere del pm prima di prendere una decisione. Per ora, insomma, Persico resta in carcere.
«Mia o ti disintegro»
Sui contenuti dell’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Ranghino non desidera entrare nel merito. Per ora. «Il mio assistito ha dato la sua versione dell’accaduto. Certo non era sua intenzione fare del male alla controparte – spiega Ranghino – Tuttavia se affermassi che il mio assistito ha rigettato in toto le accuse mosse a suo carico darei una versione parziale del contenuto dell’interrogatorio». Persico avrebbe sottolineato di essere «Innamorato» di Orro, va sottolineato con forza che perseguitare una giovane di 21 anni (o qualunque donna) con messaggi del calibro «sarai mia, altrimenti ti disintegro» oppure «ti strappo le ovaie con la lingua» è ciò che di più lontano dell’innamoramento si possa immaginare. «Anche in questo caso – spiega Ranghino – se affermassi che il mio assistito ha semplicemente dichiarato di essere innamorato oppure di essere un semplice tifoso, estrapolerei in modo improprio dei concetti da un contesto decisamente più complesso». Il 52enne, per il momento, resta comunque in carcere.