Busto, lo stalker della Orro davanti al gip. La società: «Felici della fine dell’incubo»

alessia orro

BUSTO ARSIZIO – Sarà interrogato domani, mercoledì 25 settembre, dal gip di Busto Nicoletta Guerrero Angelo Persico, novarese di 52 anni, arrestato ieri a Malpensa dagli agenti del commissariato di Busto Arsizio di polizia di Stato. L’uomo, difeso dall’avvocato Paola Ranghino, con studio a Vercelli, è stato portato in carcere con l’accusa di atti persecutori nei confronti di Alessia Orro, ventunenne giocatrice di pallavolo della ‘Unet Yamamay’ di Busto Arsizio e della Nazionale di volley.

Un vero e proprio incubo

Persico ha precedenti specifici. Orro ha vissuto un vero e proprio incubo. La guardava mentre giocava, si fingeva un fan, le rivolgeva complimenti e le inviava mazzi di fiori. Passando da un profilo falso sui social a un altro, le scriveva: «Ti pretendo». Le chiedeva di diventare la sua amante, la minacciava e la seguiva perfino negli hotel dove si recava per le partite. Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta, l’uomo la voleva convincere a diventare a tutti i costi la sua partner, le faceva esplicite proposte a sfondo sessuale, la pedinava e cercava con ogni pretesto di avvicinarla. Per farlo aveva anche acquistato un abbonamento «vip» della squadra di pallavolo ‘Unet Yamamay’. La palleggiatrice, sentita ieri in tarda serata per la sua ultima verbalizzazione, ha raccontato l’ennesimo episodio di stalking del 52 enne che la faceva vivere nel terrore mentre lei aveva tentato in tutti i modi di dissuaderlo dal contattarla. Persico, infatti, oltre a presentarsi ad ogni allenamento e partita, in trasferta sceglieva persino gli stessi hotel dove la ragazza soggiornava con la squadra. Gli investigatori, effettuando accertamenti sul suo conto hanno scoperto che in passato aveva già perseguitato altre due donne e che, fermato per un controllo, era stato trovato in possesso di due coltelli e arrestato.

Abbiamo fatto quadrato attorno a Alessia

Il commento di Giuseppe Pirola, presidente UYBA Volley: «Sono molto sollevato e felice che che questa triste vicenda si sia risolta in maniera positiva. Abbiamo vissuto le ultime settimane sempre in allerta, ma facendo quadrato attorno ad Alessia Orro, trasmettendole il più possibile un senso di protezione e di sicurezza. Sentiamo spesso parlare di episodi di stalking, ma viverli sulla propria pelle è decisamente diverso: dico grazie allo staff della nostra società, che si è prodigato per mettere la ragazza sempre nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il suo lavoro, alla Polizia di Stato e in particolare al Commissariato di Busto Arsizio, che è intervenuto tempestivamente. Dico grazie soprattutto ad Alessia per la sua forza e il suo coraggio. La pallavolo e lo sport sono portatrici di messaggi positivi, mi auguro dunque di non dover più parlare in futuro di episodi così avvilenti».

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