Evase dal tribunale di Busto: condannato in contumacia. E’ ancora latitante

BUSTO ARSIZIO – Evase dal tribunale di Busto Arsizio subito dopo il processo: condannato a 3 anni e 6 mesi. La sentenza pronunciata oggi, giovedì 27 dicembre, dal giudice del tribunale di Busto Renata Peragallo. Una condanna in contumacia: l’uomo, un tunisino di 26 anni arrestato per furto aggravato, è tuttora latitante.

Ladro specializzato nei furti in casa

L’uomo è evaso lo scorso 20 dicembre. Era stato arrestato dalla polizia di Stato di Legnano in flagranza di reato. I poliziotti lo avevano sorpreso in via Allende, a Legnano, mentre stava ultimando un colpo in un appartamento. Per cercare di fuggire il ventiseienne, che era stato trovato in possesso di orologi da polso, cellulari, una macchina fotografica e 1.500 euro in contanti, aveva anche sparato un colpo in aria con una scacciacani. Le manette erano scattate e l’uomo era stato portato in tribunale a Busto per la convalida dell’arresto in sede di direttissima. Convalida avvenuta, naturalmente, e processo rinviato a oggi perché il difensore, come sempre in questi casi, aveva chiesto i termini a difesa. Il giudice aveva disposto la misura di custodia cautelare in carcere per il tunisino, visto che, tra le altre cose, l’uomo era senza fissa dimora. Mentre i poliziotti lo stavano caricando in auto per portarlo in carcere l’uomo aveva spintonato gli agenti riuscendo incredibilmente a fuggire a piedi.

Poliziotti indagati quale atto dovuto

Da quel momento è come sparito. Giorni di ricerche non hanno portato a nulla: il tunisino è ancora in fuga. Gli agenti che lo hanno visto correre verso l’uscita del piazzale del tribunale, sono indagati quale atto dovuto. Se l’uomo sarà ripreso in capo a sei mesi non saranno, però, punibili. Sul piatto, prima della fuga, c’era anche una richiesta di patteggiamento a 3 anni. Richiesta ovviamente naufragata in seguito alla fuga. Oggi la condanna a 3 anni e 6 mesi per l’accusa di furto aggravato. Il tunisino, nel momento in cui sarà ripreso, dovrà poi rispondere dell’accusa di evasione.

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