Pedroni in tribunale a Busto ma come teste in un processo per diffamazione

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SOMMA LOMBARDOMarcello Pedroni in tribunale a Busto Arsizio. Tornato libero da poche settimane, dopo l’arresto lo scorso 7 maggio in seno all’inchiesta Mensa dei poveri, Pedroni è stato sentito nel pomeriggio di oggi, mercoledì 16 ottobre, come teste della difesa nel processo che vede contrapposti Michele Muscatello, giornalista, articolista e blogger, in qualità di imputato, all’allora capogruppo del Pdl in consiglio comunale Renato Molinati, parte civile nel procedimento.

Nessuna pressione per ottenere un assessorato

Al centro della vicenda, che vede Muscatello accusato di diffamazione a mezzo stampa, che paragonò Molinati a Fantozzi e Fracchia e lo rappresentò avvolto in una camicia di forza. L’allora capogruppo del Pdl, rappresentato dall’avvocato Gianluca Franchi,  non la prese bene. Anche perché nell’articolo incriminato Muscatello gli diede del volta gabbana. Fatto che un Pedroni dimagrito, piuttosto ingrigito, ma fermo nelle sue posizioni, nella voce che non ha mai tremato nonostante le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto, ha smentito categoricamente.
Lui, già sindaco di Somma, esponente di primo piano di Forza Italia e presidente di Agorà, davanti al giudice del tribunale di Busto in composizione monocratica Claudia Montagnoli ha asserito come «Molinati non fece mai nulla di controverso nei confronti di quanto deciso dal partito. Fu leale, non cambiò mai casacca». E anche il fatto di aver in qualche modo fatto pressioni sul sindaco per ottenere un assessore in più è stato smentito dall’allora primo cittadino Guido Colombo, a sua volta sentito in aula: «Visti i risultati elettorali – ha detto l’ex primo cittadino – Fu il partito a chiedere un assessorato ulteriore. Nessun ricatto, nessuna pressione». Muscatello, difeso dall’avvocato Piero Iametti rivendica, per contro, il diritto di critica: si parla di un personaggio pubblico, di un politico eletto, all’epoca dei fatti. Che risalgono all’ottobre 2013.  Si torna in aula il 15 gennaio.

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