Busto, una mamma della scuola “Moro”: «Non giudichiamola solo dalla facciata»

BUSTO ARSIZIO – «La “Aldo Moro” di via Alba è una scuola a misura di bambino: non giudichiamola solo dalla facciata». È l’appello della mamma di un alunno che frequenta la scuola primaria di Santa Croce, oggetto di discussione dopo la denuncia, da parte di altri genitori, delle condizioni di degrado della parte esterna dell’edificio, che ospita anche l’Aias e un asilo nido. «Siamo certi che il Comune interverrà per sistemare la facciata – sostiene Chiara Pilone, referente dell’associazione genitori “Dire Fare” – ma è importante ricordare che gli interni della scuola “Moro” sono funzionali, decorosi e accoglienti».

Il dibattito

Un chiarimento che non contraddice la voce critica che arriva da altri genitori, ma che invita a guardare a 360 gradi la situazione del plesso di via Alba: «Conosco molto bene la necessità di una importante ristrutturazione della parte esterna dell’edificio – afferma Chiara Pilone, rappresentante di classe alla “Moro” e referente dell’associazione genitori “Dire Fare” – il nostro dirigente scolastico, dottoressa Fabiana Ginesi, ha attivato da tempo tutte le procedure per richiedere il doveroso intervento da parte del Comune. Come tante altre scuole di Busto Arsizio, infatti, anche il plesso “Moro” con le sue criticità, è già stato oggetto di discussione in ambito comunale. Non ho motivo di credere che, una volta sistemate le situazioni di reale emergenza che riguardano altre scuole, la stessa attenzione non venga riservata anche al plesso “Moro”, proprio come è avvenuto per le scuole “Bellotti” (appartenenti allo stesso Istituto Comprensivo delle “Moro”) dove recentemente sono stati portati a termine i lavori di ristrutturazione delle facciate esterne».

Non c’è solo la facciata

La mamma referente dell’associazione genitori ci tiene quindi a «sottolineare come all’interno della scuola “Moro” sia tutto estremamente funzionale, decoroso e accogliente». L’abito, in questo caso, “non fa il monaco”. Infatti «sono stati fatti recentemente diversi lavori di tinteggiatura professionale per rendere ancor più puliti e vivaci gli ambienti frequentati ogni giorno dai nostri bambini (due ampi atri e aule spaziose), grazie alla collaborazione sempre più salda tra scuola, genitori e amministrazione comunale. Segno che se si seguono le procedure corrette e se ci si impegna tutti verso un obiettivo comune (in una battuta, se si lavora bene) ogni cosa può essere gestita tranquillamente». Inoltre, aggiunge Chiara Pilone, la scuola ha «un ampio spazio esterno, un bellissimo giardino, lontano dal traffico della strada, a due passi dal Parco Alto Milanese, dove la norma è vedere i bambini salutare gli scoiattoli e prendersi cura delle piante. Uno spazio che ha permesso ai nostri piccoli, anche durante l’incubo della pandemia, di stare all’aria aperta e giocare in libertà, di socializzare tra compagni in armonia».

La sinergia con i “vicini” di Aias

In definitiva la “Moro” è «una scuola a misura di bambino e di famiglia, dove con il dialogo e la collaborazione si riescono ad organizzare numerose iniziative per i piccoli alunni. Una concezione di scuola sempre più inclusiva, tra l’altro, in cui si è sviluppato un legame significativo anche con l’Aias, sia sul piano della formazione dei docenti rispetto alla disabilità e ai “Bisogni Educativi Speciali”, sia su quello dell’assistenza dedicata agli alunni che necessitano di percorsi particolari». E allora la mamma dell’alunno delle “Moro”, alla domanda “Perché scegliere questa scuola”, risponderebbe «senza esitare: “Perché sono un mondo meraviglioso da conoscere”. Certamente, bisogna lavorare e insistere affinché tutto migliori, ma questa sicuramente è già la linea seguita e promossa dal nostro Dirigente e da tutti i suoi collaboratori». Insomma, dietro (e davanti) ad una facciata da mettere a posto, c’è molto di più.

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busto arsizio scuola moro – MALPENSA24