Busto, l’accesso alla palazzina per anziani e disabili è uno sterrato impraticabile

BUSTO ARSIZIO – Il paradosso delle case comunali di via Tito Speri 13 bis: assegnate ad anziani e disabili, ma irraggiungibili per chi ha difficoltà di deambulazione perché la strada di accesso è sterrata e piena di buche. «Sono nove anni che aspettiamo che venga sistemata» protestano i residenti del condominio, in cui vivono 14 famiglie. «Prima la scusa era il cantiere per le palazzine Aler di fronte. Ma le hanno finite da due anni e gli alloggi non sono ancora stati assegnati. Adesso però non se ne può più». Così i residenti tornano ad alzare la voce.

Via Tito Speri 13 bis

Il cartello all’angolo con via Tito Speri, per segnalare il civico “13 bis”, è arrivato di recente, dopo anni di pressing. «Prima l’unica segnalazione era un cartello scritto a mano posizionato sulla transenna del cantiere delle palazzine Aler – rivela una residente – le ambulanze e quelli che venivano a portarci l’ossigeno facevano fatica a trovarci, perché chi non sapeva dove era il nostro condominio non riusciva a vedere come entrare». Da due anni è stato completato il cantiere dell’ultimo lotto del contratto di quartiere Aler, 56 nuovi alloggi popolari fermi per un contenzioso con l’impresa costruttrice, ma la strada di accesso è rimasta sterrata. Anzi le condizioni sono peggiorate.

«Un lago quando piove»

«Ormai il terreno non assorbe più, quando piove diventa un lago unico – raccontano i residenti – accedere al nostro condominio è impraticabile per chi ha una carrozzina, e ce ne sono due che abitano qui, e per chi è con le stampelle, come capita in altri casi. E gli scivoli dei marciapiedi finiscono sullo sterrato. Chi ha la sedia a rotelle è rinchiuso in casa, non può nemmeno uscire per farsi accompagnare a fare una passeggiata all’aria aperta». Perché le due palazzine gemelle, 7 alloggi ciascuna, anni fa sono state assegnate specificatamente a persone anziane e disabili. «Basterebbe mettere le mattonelle come hanno fatto nelle palazzine Aler ancora inutilizzate, oppure l’asfalto». Anche per poter segnare i posti auto riservati ai disabili: c’è il cartello, ma le strisce gialle sullo sterrato non si possono mettere. Un altro paradosso.

«Non ne possiamo più»

E invece niente: «Solo rappezzi con della terra per tappare le buche – raccontano i residenti – addirittura fino ad un certo punto ce li facevano pagare nelle spese condominiali. Fatto sta che noi reclamiamo da anni e ci rimbalzano regolarmente. Aler rimpalla al Comune che è proprietario delle case, il Comune all’Aler che le gestisce». Un’odissea, che porta ad un ultimo, disperato appello al sindaco Emanuele Antonelli: «Ci mettano a posto questa strada e sistemino i marciapiedi e gli scivoli, perché noi non ne possiamo più. I disagi sono enormi». Una soluzione attesa da anni, che diventa un auspicio per il nuovo anno.

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