Nascite in calo a Gallarate. Cassani progetta il futuro: «Scuole da accorpare»

GALLARATE – Nascite in calo e un invecchiamento generale della popolazione anche a Gallarate. Due fattori, uniti, che costringono l’amministrazione del sindaco Andrea Cassani a mettersi sulla difensiva. E a progettare il futuro, anche a lungo termine. In particolare, sul fattore scuole, che «costringerà a cambiare la situazione attuale», ha spiegato oggi, 30 dicembre, il primo cittadino durante la conferenza stampa di fine anno. Seguendo una logica che vedrà, un domani, meno bambini e quindi meno istituti scolastici attivi, per evitare sprechi di risorse e di personale da impegnare.

Le scuole da qui a 20 anni

«Purtroppo – ha detto – stiamo notando un trend in calo, che porta ad avere ogni anno sempre meno neonati».  E questo «ci fa preoccupare, pensando al futuro delle nostre scuole materne (fra tre anni è previsto il 17% in meno di bambini), elementari e medie», non ha negato. Infatti, andando incontro a un «depauperamento della popolazione scolastica», in qualità di amministratori «dovremo ragionare sulla situazione: da qui a 20 anni andrà ripensato il sistema perché non sarà possibile tenere due o tre scuole aperte con un terzo delle aule occupate».

Sono i numeri a confermarlo. Lo testimonia anche l’iniziativa – che ha riscosso grande successo – dell’albero di Natale dei nuovi nati, con i nomi dei piccoli appena arrivati al mondo che compongono gli addobbi. Nel 2020 erano state registrate oltre 370 nascite, mentre nel 2021 sono state 340. Un trend che sembra proseguire al ribasso.

Il progetto Grow29

L’amministrazione corre, quindi ai ripari e progetta gli step per il futuro. Il primo cittadino ha già avuto modo di parlarne, spiegando i dettagli del progetto Grow29, che interviene su Cajello e Cascinetta e che gravita intorno al nuovo campus scolastico efficiente dal punto di vista energetico. Diceva così lo scorso aprile, avuta la certezza del finanziamento di Regione Lombardia per il suo compimento: «Con un calo nascite del 30%, tra Cajello e Cascinetta ci sono sei scuole con classi vuote. Una volta liberate, verranno rigenerate con il coworking, il social housing e spazi per la collettività che oggi mancano».

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