A Busto volano gli stracci tra Pd e grillini: «Nulla da spartire con i Cinque stelle»

valentina verga pd busto

BUSTO ARSIZIO – «Voglio rassicurare personalmente il consigliere Genoni e tutti i Cinque Stelle di Busto, che siamo i primi a non voler avere nulla a che fare con loro. Non abbiamo nulla da spartire con chi siede tra i banchi dell’opposizione solo per riempire due sedie». E’ pesantissima la replica di Valentina Verga, capogruppo Partito democratico in consiglio al grillino Luigi Genoni.

Grillini assenti

La reazione di Valentina Verga all’uscita del grillino Luigi Genoni è tosta: «I Cinque stelle in consiglio non propongono mozioni, sporadicamente fanno interrogazioni (quelle fatte in tre anni si contano sulle dita di una mano) e a volte neppure partecipano alle commissioni consiliari. Per non parlare poi del consiglio comunale, dove, a parte qualche battibecco con il sindaco, non si ricordano interventi degni di nota. Se questo è il loro modo di fare opposizione siamo agli antipodi».

Insomma, a Roma grillini e Partito democratico hanno trovato l’intesa per governare il Paese, ma a Busto tra le due forze politiche neo alleate a livello nazionale volano gli stracci: «Devo immaginare che Genoni sia tornato solo ieri da un lungo periodo di ferie in un luogo lontano dove non poteva leggere i giornali. Altrimenti avrebbe letto i numerosi interventi che solo e ripeto solo il Partito democratico ha ripetutamente fatto contro questo stallo ingiustificato, che si è protratto per più di tre mesi con un sindaco ostaggio dei partiti di maggioranza. Al contrario io non ho letto una sola dichiarazione dei Cinque Stelle sino a quella di ieri. Sarà forse stato il voto su Rousseau che ha risvegliato Genoni?».

Presa di posizione del segretario piddino

Sulla stessa linea è il commento del segretario cittadino Paolo Pedotti, che descrive così la situazione politica che si è venuta a creare a livello locale: «Nei mesi precedenti abbiamo denunciato più volte le contraddizioni e la carenza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale. Spiace che i consiglieri del Movimento 5 Stelle fossero distratti». Pedotti aggiunge inoltre alcune considerazioni sulle ricadute locali della situazione nazionale: «Chiedersi perchè la coalizione di centrodestra, trainata dalla Lega, mantenga oggi un elevato consenso anche a Busto significa accettare il fatto che ciò accada proprio grazie al precedente Governo con i 5 Stelle».

Secondo il segretario «non è quindi il Partito Democratico ad aver aiutato il centrodestra, ma è il Movimento 5 Stelle nazionale ad aver rinunciato ai suoi valori, indirizzando buona parte del suo elettorato verso la Lega, la quale ha potuto capitalizzare il nuovo consenso, anche a livello locale, dove ha ottenuto la presidenza di Agesp». Pedotti conclude infine auspicando chiarezza: «Un movimento politico che governa prima con la destra e poi con la sinistra rischia di non avere un’anima. Può produrre leggi e il giorno dopo trovarsi a riscriverle. Sarebbe bene per rispetto nei confronti di tutti gli elettori che i componenti del Movimento 5 Stelle decidessero finalmente da che parte stare».

busto pd cinque stelle – MALPENSA24